Olio Essenziale di Dragoncello

  1. Digestivo e antigonfiore
  2. Antispastico
  3. Antinausea
  4. Antiallergico
  5. Calmante

Artemisia dracunculus - DragoncelloNome botanico: Artemisia dracunculus
Famiglia botanica: Asteraceae
Altri nomi: Estragone

Il dragoncello è conosciuto, fin dal Medioevo, in Europa, per le sue proprietà aperitive, digestive e antispastiche. Nello stesso periodo, era utilizzato anche dai grandi medici arabi.
Era chiamato “erba dei dragoni”, da cui deriva il nome latino dracunculus e, grazie alle sue proprietà sedative,  veniva usato per migliorare il sonno e contro l’epilessia.

Le sue foglie sono utilizzate in cucina come condimento, soprattutto nelle salse.

Parte della pianta utilizzata: sommità fiorite.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpeni (limonene 3%, cis e trans-beta-ocimene 10% ciascuno), fenoli metileteri (cavicolo metil-etere fino all’80%, scarse cumarine).
Produttori: originario dell’Asia centrale, è prodotto oggi in tutto il mondo (Europa, Africa del Nord, America, Medio Oriente, Asia).
Nota: cuore.
Colore: incolore.
Odore: ricorda l’anice.
Si miscela bene con: basilico, semi di angelica e menta piperita contro i disturbi digestivi.
Costo: costoso.

Proprietà dell’olio essenziale di Dragoncello

1) Digestivo

E’ conosciuto soprattutto per le sue virtù digestive ed è consigliato in caso di colite, gonfiore e dispepsia. Stimola il fegato e la digestione. E’ anche un antibatterico e antivirale e si raccomanda contro le infezioni e le fermentazioni intestinali.

2) Antiallergico e antispastico

Possiede anche proprietà antiallergiche e antispastiche. Regolarizza il sistema nervoso centrali ed è ugualmente efficace sulla distonia neurovegetativa, poiché attenua i sintomi relativi a problematiche digestive (stipsi, diarrea, spasmi intestinali, flatulenza), contro il mal d’auto (nausea e vomito) e gli spasmi associati alla sindrome premestruale.

Le sue proprietà antispastiche lo rendono un buon antinfiammatorio che calma gli spasmi muscolari e i crampi, le contratture o i dolori da sciatica o da nevrite.

3) Calmante

Sul piano emotivo e psichico, produce un effetto rilassante e ansiolitico, utile nei casi di stress, ansia e nervosismo.

Utilizzi dell’olio essenziale di Dragoncello

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 3 volte al giorno per una settimana. E’ anche possibile versarne 1-2 gocce in un condimento o in una salsa.
Uso esterno: diluito al 20% in un olio vegetale, applicate sull’addome e massaggiate.
Uso cosmetico: tonificante e anticellulite, emulsionate 1% in olio di avocado.
Altri usi: in caso di allergia respiratoria, si può diffondere l’olio essenziale di dragoncello nell’ambiente, oppure assumerlo per via olfattiva o inalatoria.

Controindicazioni

Non vi sono applicazioni note, ma occorre evitarne l’uso nei primi tre mesi di gravidanza e durante l’allattamento. Può essere irritante se applicato puro ed è, quindi, opportuno applicarlo diluito in olio vegetale.

Olio Essenziale di Achillea

  1. Emostatico
  2. Spasmolito
  3. Antinfiammatorio
  4. Regolatore del ciclo mestruale
  5. Lenitivo della pelle
  6. Rilassante

Achillea millefolium - AchilleaNome botanico: Achillea millefolium
Famiglia botanica: Asteraceae

L’Achillea e’ una pianta spontanea perenne, ha piccole foglie aromatiche delle dimenssioni di 6-7 cm, frastagliate e alternate che spuntano da dei piccoli peduncoli, produce piccoli fiori bianchi o rosa.

Il suo nome deriva dall’eroico personaggio greco Achille, al quale il centauro Chirone insegnò l’arte di curare le ferite con questa erba. Infatti, l’achillea viene chiamata anche erba sanguinella.
E’ chiamata anche millefoglie per il suo aspetto frastagliato, con le foglie frazionate in piccole e fittissime sommità.

Nella tradizione cinese la pianta è usata per i problemi mestruali e le emorroidi, mentre la tradizione ayurvedica la utilizza per il trattamento degli stati febbrili.

L’olio essenziale di Achillea è un eccellente cicatrizzante.

Parte della pianta utilizzata: foglie e capolini essiccati.
Processo di estrazione: distillazione a vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpeni (beta-pinene 15%, sabinene 20%), sesquiterpeni (farnesene 15%, beta-cariofillene 10%, camazulene 6%), osside (1,8 cineolo 3%), monoterpenoni (artemisiacetone).
Paesi produttori: Francia, Europa.
Nota: cuore.
Colore: blu.
Odore: legnoso.
Si miscela bene con: bergamotto, camomilla, salvia sclarea, ginepro, lavanda, limone, neroli, rosmarino.
Costo: molto costoso.

Proprietà dell’olio essenziale di Achillea

1) Emostatico

La pianta deve la sua fortuna alle sue proprietà emostatiche e spasmolitiche, che sono un valido aiuto per curare le emorroidi, le metrorragie, le perdite di sangue causate dalle ferite, ma anche dalle mestruazioni troppo abbondanti.

2) Antinfiammatorio e spasmolitico

E’ indicato contro i dolori muscolari, mestruali e articolari, distorsioni, nevralgie e nevriti. E’ adatto anche in caso di colite e sindrome del colon irritabile.

3) Regolatore del ciclo mestruale

Si utilizza in caso di amenorrea, dismenorrea ed è utile anche per il trattamento dei disturbi della menopausa e della sindrome premestruale.

4) Lenitivo della pelle

Può essere d’aiuto nei casi di irritazioni, eczema, psoriasi, dermatiti, ulcere, ustioni, cicatrici, esantemi, couperose, acne.

5) Rilassante

Aiuta in tutti i disturbi correlati allo stress. Utile nell’ipertensione e nell’insonnia. Aiuta ad armonizzare, a chiarificare e ad  elaborare cambiamenti importanti, a mantenere il passo con i piccoli e grandi cambiamenti della vita. Accentua la naturale sensibilità, apre al nuovo, sostiene nei processi di adattamento e di conoscenza.

Utilizzi dell’olio essenziale di Achillea

Uso esterno: applicate localmente, diluito al 20%, in olio vegetale. Per esempio: con olio di mandorle dolci, massaggiate la parte bassa della pancia, in caso di problematiche mestruali; con olio di iperico, in caso di ustioni, piaghe e bruciature; con olio di jojoba, in caso di eczemi, psorias, dermatiti, ferite e tagli.

Utilizzi in cosmetica: indicato nelle creme per il viso e il corpo, per un effetto riequilibrante ed elasticizzate. Impacchi con olio di calendula, è utile in caso di arrossamenti e irritazioni. Aggiunto nella crema per le mani è un rimedio ben noto in caso di screpolature, oltre a prevenire nuove screpolature, dovute al freddo dei mesi invernali.

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, per tutte le implicazioni psicologiche della menopausa, contro sbalzi d’umore, depressione, irritabilità.

Controindicazioni

Non usare in gravidanza, allattamento, sotto i 6 anni e nei soggetti epilettici. Non ingerire assolutamente senza la guida di un medico. Se utilizzato direttamente sulla pelle può dare irritazione.

 

 

Olio Essenziale di Rosa

Nome botanico: Rosa damascena
Famiglia botanica: Rosaceae

La rosa damascena cresce da 500 anni nel sud delle montagne balcaniche, in Bulgaria, ma viene coltivata anche in altri paesi come Turchia, Marocco e Italia.

Da maggio a luglio produce fiori profumati, grandi (circa 8 cm) e poco duraturi.  La fioritura è seguita dalla produzione di lunghi frutti tomentosi (organo vegetale coperto di tomento, di peluria).

La rosa è l’archetipo del fiore e il simbolo dell’amore sia profano che divino.

Conosciuta da più di 3000 anni. Le civiltà antiche la usavano come ingrediente principale nella fabbricazione dei profumi e dei cosmetici insieme ad altri olii essenziali.  Gli Arabi e i Berberi del Marocco hanno distillato e prodotto l’acqua di rose fin dal I secolo a. C e utilizzato l’infusione delle sue foglie per le proprietà antistress, toniche e antisettiche.

L’olio essenziale che si ricava dalla rosa è molto costoso perché occorrono 6 tonnellate di petali per ricavare 1 kg di olio essenziale. Di conseguenza, è necessaria cautela nell’acquisto di quest’olio essenziale perché potrebbe esser diluito con geranio (Pelargonium graveolens) o palmarosa (Cymbopogon martinii). Alcuni oli di rosa adulterati contengono solo il 10% di olio essenziale di rosa effettivo.

Parte della pianta utilizzata: petali freschi.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore (produce anche l’acqua di rose); l’estrazione con solvente produce una concreta e un assoluto; l’enfleurage, metodo ormai obsoleto, viene utilizzato in Francia in profumeria.
Principali costituenti chimici: 300 composti chimici complessi (molti ancora non identificati), costituiti prevalentemente da citronellolo, feniletanolo, gerianiolo, nerolo, farnesolo e stearoptene.
Nota: testa (l’assoluto: base).
Intensità dell’odore: molto elevata (profumo floreale, morbido, delicato).
Si miscela bene con: benzoino, bergamotto, camomilla, geranio, gelsomino, lavanda, mandarino, melissa, neroli, patchouli, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Rosa

1) Armonizzante

Se inalato, apre e rafforza il cuore. L’olio essenziale di rosa rilassa l’anima e attiva la disposizione per tenerezza e amore, perché sviluppa la pazienza, la devozione e l’autostima.  Dona gioia e scaccia i pensieri negativi, equilibrando emozioni negative provocate da collera, gelosia e stress.  Il profumo è un meraviglioso supporto sia psicologico, che fisico nella gravidanza: ottimo per accompagnare le donne durante il parto e accogliere il nuovo arrivato con dolcezza e amore.  In menopausa, aiuta a lenire tristezza e depressione.

2) Equilibrante del sistema ormonale femminile

Se massaggiato sulla pancia, calma gli spasmi in caso di dolori mestruali e argina le emorragie.  Indicato nei disturbi legati agli squilibri ormonali, ansia e irritabilità che caratterizzano la sindrome premestruale e la menopausa.

3) Lenitivo

Adatto a tutti i tipi di pelle, calma la cute infiammata o delicata. In casi di pelle sensibile, secca o matura svolge un’azione astringente, tonificante e antirughe.  Diluito in olio di mandorle, è efficace per preparare la pelle poco prima del parto e per proteggerla anche dopo, previene i prolassi e la tendenza all’aborto.

4) Tonificante

Contro l’astenia sessuale, utile per il massaggio di coppia o per un bagno rilassante con effetto afrodisiaco: è l’olio dell’amore e dell’erotismo, perché esalta la bellezza interiore e mitiga i conflitti infondendo pace e felicità.

Utilizzi dell’olio essenziale di Rosa

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni.

Olio per massaggi: in 200 ml di olio di mandorle dolci, mettete 20 gocce di olio essenziale, massaggiate il corpo durante la gravidanza o in caso di smagliature e pelle secca.

Crema antirughe: qualche goccia in una crema neutra la renderanno un prezioso rimedio antietà.

Controindicazioni

Alle dosi consigliate, non presenta controindicazioni.

rosa-damascena

Olio Essenziale di Ylang Ylang

  1. Calmante
  2. Ipotensivo
  3. Afrodisiaco femminile
  4. Tonificante

Cananga odorata - ylang ylangNome botanico: Cananga odorata
Famiglia botanica: Annonaceae

Questo albero tropicale, alto fino a 12-15 metri, è originario dell’Indonesia, ma è diffuso anche in Australia e in parte dell’Asia, sempreverde o semi-sempreverde. Ha grandi fiori fragranti, di solito gialli, ma talvolta anche rosa o malva.
I fiori gialli sono considerati i migliori per l’estrazione degli oli essenziali che ha un colore giallo chiaro con un odore dolce e intenso e, per questo motivo, è molto usato in profumeria.
Questa pianta veniva usata nell’era vittoriana come trattamento per i capelli e per lenire le ferite provocate dai morsi degli insetti. In Indonesia, i fiori vengono sparsi sul letto dei novelli sposi nella prima notte di nozze perché si pensa siano afrodisiaci.

La pianta viene ampiamente usata in profumeria per la sua fragranza esotica. Ha un effetto euforizzante, favorisce le emozioni positive e calma nei periodi di stress.

Parte della pianta utilizzata: fiori freschi.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. I fiori, molto odorosi e resistenti, consentono di effettuare fino a 3 distillazioni successive. Dal primo distillato, dopo un’ora, si ottiene un eccellente ylang ylang extra, usato in profumeria; i distillati successivi producono ylang ylang I, II e III che si ottengono dopo tre, sei e dodici ore, progressivamente di qualità inferiore (la terza distillazione è impiegata in saponi e prodotti per l’igiene personale). L’olio essenziale completo, che racchiude l’insieme delle molecole attive della pianta, è ottenuto solo a fine distillazione (venti ore). L’estrazione con solvente produce un assoluto con fragranze floreali persistenti.
Principali costituenti chimici: sesquiterpeni (beta-cariofillene, alfa-umulene, germacrene, alfa-farnesene, delta- e gamma-cadinene), monoterpenoli (linalolo, farnesolo, ), esteri (acetato di geranile, acetato di farnesile), esteri aromatici (benzoato di metile, benzoato di benzile, salicilato di benzile).
Ylang ylang extra: esteri aromatici 40% (benzoato di benzile), sesquiterpeni 25% (germacrene D, beta-cariofillene), monoterpenoli 15% (linalolo), fenoli metileteri 15% (para-cresolo metil-etere), esteri 10% (acetato di geranile), sesquiterpenoli.
Produttori: isole dell’Oceano Indiano (Comore, Réunion, Madagascar).
Nota: cuore.
Colore: dal giallo chiaro al caramello.
Odore: dolce, floreale, inebriante.
Si miscela bene con: per comporre un olio da massaggio sensuale e rilassante, è possibile associale oli essenziali di zenzero, cannella (diluito al 5-10%), geranio in una base vegetale di olio di jojoba.

Proprietà dell’olio essenziale di Ylang Ylang

1) Calmante

Se inalato svolge un’azione rilassante sul sistema nervoso, attenuandone i disturbi, come ansia, depressione, irritabilità, nervosismo e insonnia.  L’olio essenziale di ylang ylang crea armonia in caso di contrasti, collera, rancore e frustrazione, perché favorisce la comprensione e il perdono, dissolve le delusioni e le offese, ripristina il desiderio di amare.

2) Ipotensivo

L’essenza è in grado di abbassare la pressione arteriosa e di attenuare i disturbi provocati sul sistema cardiocircolatorio dallo stress, come palpitazioni e tachicardia.

3) Afrodisiaco femminile

E’ un olio essenziale erotico, utile per risvegliare i sensi, in caso di frigidità, impotenza, e per chi non riesce a lasciarsi andare; allontana il dubbio, le insicurezze e i sentimenti bloccati.  È di grande aiuto nella femminilità repressa perché libera la gioia, la sensualità, l’euforia e la sicurezza interna.

E’ anche un antispastico uterino, utile per alleviare la sindrome premestruale.

4) Tonificante e astringente per la pelle

E’ indicato in caso produzione eccessiva di sebo e acne: se diluito in qualche goccia nel detergente per il viso, la pelle recupera tono e luminosità. Se versato in piccole dosi, in olio di cocco o burro di karitè, è un ottimo nutriente e protettivo per i capelli, soggetti a salsedine, vento e sole.

Utilizzi dell’olio essenziale di Ylang Ylang

Uso esterno: diluito al 10 o al 20%, in un olio da massaggio.
Uso cosmetico: per pelli grasse e acneiche; diluito al 5% in olio di cocco o burro di karité per impacchi pre-shampoo.
Altri usi: 1-2 gocce sul plesso cardiaco in caso di palpitazioni.

Controindicazioni

Solo per uso esterno. Evitare durante la gravidanza e durante l’allattamento. Utilizzate alle dosi consigliate, poiché alti dosaggi di olio essenziale di ylang ylang possono provocare nausea o mal di testa.

Olio Essenziale di Geranio

Nome botanico: Pelargonium graveolens
Famiglia botanica: Geraniaceae

Pianta perenne suffruticosa dal fusto carnoso. Le foglie sono alterne, dai piccioli lunghi circa 10 cm, appuntite, formate da lobi, con margine dentato e nervature evidenti, leggermente tomentose e odorose.  I fiori compaiono, riuniti in ombrelle, dotate di brattee all’apice di steli, sono formati da cinque sepali, stretti e finemente tomentosi e da cinque petali ovali e arrotondati in cima; hanno colorazioni dal bianco al rosso, dal malva al porpora.  La fioritura va dalla primavera all’autunno ed è seguita dalla produzione di bacche che portano alla sommità un lungo becco.

Originario del Sud Africa, il geranio fu introdotto in Europa nel XVII secolo dai coloni inglesi e olandesi, che al rientro dalle Indie, si fermavano con le loro navi a Capo di Buona Speranza per approvvigionarsi.  Nel nostro continente, ha cominciato ad essere coltivato, soprattutto nella fascia mediterranea, che ha un clima simile a quello della sua provenienza.

Il geranio è composto da centinaia di specie diverse, ognuna caratterizzata da propri colori, intensità di profumo, petali e grado di resistenza alle temperature.  In passato, era ampiamente usato per combattere le emorragie grazie alla sua forte azione astringente e cicatrizzante; oggi è diffusissimo, soprattutto come pianta ornamentale e il suo olio essenziale è usato dall’industria cosmetica e da quelle alimentare e liquoristica.

Parte della pianta utilizzata: fiori, foglie.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: limonene, mentone, geranilacetato, linalolo, citronelloto.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: elevata (profumo fresco, dolce, floreale).
Si miscela bene con: basilico, bergamotto, pompelmo, gelsomino, lavanda, neroli, arancia, patchouli, petitgrain, rosa, rosmarino, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Geranio

1) Riequilibrante

E’ usato in aromaterapia per incrementare l’immaginazione e l’intuito così da riuscire a trovare soluzioni in situazioni ingarbugliate o difficili. Stimola la voglia e il desiderio di esprimersi e di tirare fuori quello che si sente nel profondo, aiuta a prendere coscienza e bilanciare il dare-avere. Adattissimo alle persone che non sanno cosa desiderano perché stimola in loro la motivazione. Attira a noi tutto ciò che è positivo.

2) Astringente

In impacchi, si dimostra particolarmente efficace sulle zone colpite da acne, foruncoli. In caso di pelle grassa, in cui si avverte la necessità di chiudere i pori, per aiutare la pelle a compattarsi.

3) Antinfiammatorio

Usato per gargarismi e sciacqui, è consigliato nel trattamento delle congestioni a carico delle mucose del cavo orale, per cui è utile in presenza di mal di gola, faringite e gengiviti.

4) Antispasmodico

Diluito in olio di mandorle dolci e massaggiato sul basso ventre, rilassa le contrazioni uterine dovute all’ovulazione e dolori mestruali; aiuta ad alleviare i disagi della menopausa e della sindrome premestruale, le nevralgie e il mal di testa.

5) Tonificante

Indicato nei massaggi per riattivare la circolazione sanguigna, per combattere la cellulite, e nel trattamento, prevenzione o normalizzazione dei disturbi che traggono origine da un malfunzionamento del sistema circolatorio, come varici, fragilità capillare e couperose.

6) Cicatrizzante

Diluito al 5-10%, favorisce la guarigione di piaghe, tagli e scottature ed eritemi solari.

7) Insettifugo

Combatte le zanzare, o meglio le allontana, ed è per questo che balconi e terrazzi mostrano molto spesso una vasta esposizione di fioriere riempite di queste piante.

Utilizzi dell’olio essenziale di Geranio

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di geranio per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, contro le zanzare.

Lozione per gargarismi: in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, mettete 6 gocce di olio essenziale di geranio, contro le infiammazioni della bocca e per il mal di gola.

Utilizzi in cosmetica: 20 gocce in 100 ml di crema neutra, aiuta a prevenire e a trattare le smagliature, a compattare e ad elasticizzare l’epidermide.
In 200 ml di acqua fredda, aggiungete 8 gocce di essenza, con compresse di garza sterile fate impacchi contro acne e foruncolosi, badando a cambiare la compressa quando si riscalda.

Controindicazioni

L’olio essenziale di geranio è considerato sicuro, per cui non ci sono particolari precauzioni alle quali attenersi.  E’ importante ricordare che l’utilizzo improprio degli oli essenziali può essere dannoso, per cui affidarsi sempre ai consigli di un esperto.

Pelargonium-graveolens-geranio

Olio Essenziale di Gelsomino

Nome botanico: Jasminum grandiflorum
Famiglia botanica: Oleaceae

Originario delle zone del Medio e dell’Estremo Oriente, dell’India e dell’America meridionale, è una pianta arbustiva perenne, rampicante, poco rustica, adatta a climi miti, dove viene utilizzata per ricoprire pergole, muri, recinzioni. La varietà grandiflorum è nota come “gelsomino di Spagna” ed è caratterizzata da foglie persistenti, di colore verde intenso, forma ovale e con la punta allungata; i fiori sbocciano dalla primavera all’autunno, nelle regioni a clima mite anche d’inverno.

È considerato uno degli oli essenziali più pregiati e delicati, al pari dell’olio essenziale di rosa, e sicuramente anche tra i più costosi perché per ottenere 1 litro di olio essenziale di gelsomino, ci vogliono circa 8.000 fiori.

Considerato dagli Arabi il re dei fiori, il gelsomino è citato, insieme alla rosa, come fiore dell’amore e dell’affettività, simbolo del femminile per eccellenza.

Ha fatto la sua comparsa nel nostro Paese nel XV secolo, portato dai Turchi; nel resto del continente europeo, arrivò invece nel XVI secolo, grazie al famoso navigatore portoghese Vasco de Gama che portò in patria alcune specie trovate nelle Indie orientali.  La grandissima diffusione del gelsomino risale però al XVII secolo.

Nella medicina popolare, si narra che il potere del gelsomino sia tale da estirpare invidia e gelosia alle persone che ne soffrono, mentre secondo la tradizione, il gelsomino aiuterebbe ad assumersi le proprie responsabilità e a divenire consapevoli di come si agisce e ci si comporta.

Parte utilizzata della pianta: fiori.
Processo di estrazione: estrazione con solvente che produce un assoluto che, quindi, viene distillato a vapore.
Principali costituenti chimici: oltre 100 costituenti, tra cui benzilacetato, linalolo, jasmere, geraniolo, alcoldi benzile.
Nota: base.
Intensità dell’odore: elevata (profumo molto intenso, floreale e sensuale).
Si miscela bene con: franchincenso, geranio, arancio, mandarino, melissa, neroli, palmarosa, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Gelsomino

1) Afrodisiaco

Se inalato, stimola la fantasia erotica e aiuta ravvivare la sensualità, le emozioni, l’amore, la compassione. Per questo motivo è indicato per frigidità e calo della libido. A livello psichico, stimola la dedizione all’amore e permette di elaborare sentimenti repressi, riportando pace e serenità. Allevia l’ansia di origine sessuale, dissolvendo le paure in chi ha difficoltà emozionali e blocchi inerenti la sfera della sessualità. Ci fa apprezzare la bellezza.

2) Euforizzante

Se inalato rafforza il carattere, stimola la volontà, e potenzia l’autostima, rendendo più equilibrati e sereni. L’olio essenziale di gelsomino è indicato in caso di angoscia e crisi psichiche e depressione, in quanto vince il pessimismo, aiutando a superare l’inerzia e l’apatia.  Sembra infatti che il gelsomino sia in grado di indurre ottimismo ed euforia, in quanto stimola le endorfine ad alzare il tono dell’umore, rilassare i nervi, donando fiducia e felicità.

3) Riequilibrante il sistema ormonale femminile

Massaggiato sulla zona lombare e addominale, a partire da una settimana prima del ciclo, stimola le mestruazioni troppo scarse, agevolando il flusso sanguigno nella zona; contrasta i fastidi della sindrome premestruale (cattivo umore, tensione, cefalea) e, durante il ciclo, allevia gli spasmi uterini, sciogliendo le tensioni nella zona pelvica. Per questa azione miorilassante, viene efficacemente impiegata anche per facilitare il parto.

4) Cicatrizzante

Il gelsomino è un preziosissimo aiuto per la cura della pelle: tonifica, distende le rughe e ne previene la formazione, lenisce screpolature e arrossamenti, soprattutto per le mani ed è di sollievo in dermatiti e psoriasi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Gelsomino

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di gelsomino per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, per trasformare la propria stanza da letto in un tempio d’amore. Quest’olio essenziale, con fragranza leggera e sensuale, stimola la fantasia erotica, rilassa e aiuta a lasciarsi andare.

Bagno rilassante: 10 gocce in una vasca d’acqua, svolge un’azione armonizzante, per alleviare tensione nervosa, irritabilità, sindrome pre-mestruale; permette di elaborare sentimenti repressi.

Olio da massaggio: 10 gocce in 100 ml di olio di mandorle dolci, se massaggiato sulla pancia, ristabilisce l’equilibrio psicoemotivo e allevia i dolori mestruali, grazie alla potente azione riequilibrante sul sistema ormonale femminile. Per questa ragione, è consigliato in caso di dolori mestruali e dolori uterini in genere, tensioni muscolari, in virtù della proprietà antispasmodica.

Crema antirughe: 3 gocce di olio essenziale di gelsomino rendono le comuni creme di bellezza ottimi rimedi per lenire e attenuare le rughe.

Profumo afrodisiaco: si può applicare puro su decolletè e polsi, collo; qualche goccia di olio essenziale di gelsomino,  prima di un incontro d’amore, è utile per diminuire il nervosismo, aumentare l’autostima e liberare la fantasia sia per lei che per lui.

Controindicazioni

L’olio essenziale di gelsomino se utilizzato per via esterna è atossico, non irrita e non causa sensibilizzazione.  Data la sua concentrazione, nella concreta e nella assoluta, si consiglia di non assumerlo per via interna, potrebbero essere presenti residui tossici dovuti ai solventi utilizzati per l’estrazione.

Jasminum grandiflorum_gelsomino

Olio Essenziale di Vetiver

Nome scientifico: Vetiveria Zizanloides
Famiglia: Poaceae (Graminaceae)

L’olio essenziale di Vetiver è ricavato dalle radici della Vetiveria zizanoides, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poacee. Ha fusto eretto (può arrivare anche a 2 metri di altezza), lunghe foglie lineari, fitte e intricate radici.
Emana un gradevole profumo.

Originaria delle zone meridionali dell’India, dello Sri Lanka e della Malesia, viene coltivata anche in molti altri paesi con un clima tropicale.

In Oriente, le radici venivano utilizzate per la creazione di canestri e stuoie e poi spruzzate di acqua per tenere lontani gli insetti dalle case. Era utilizzato anche per allontanare pulci e zecche dagli animali domestici.

Le radici di Vetiver sono un antico rimedio, utilizzato nella tradizione ayurvedica, per alleviare il mal di testa e abbassare la febbre.

Viene largamente usato in saponi, dopobarba, profumi, creme cosmetiche.

Parte utilizzata della pianta: radici e radichette.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. L’estrazione con solvente produce un resinoide.
Principali costituenti chimici: acido benzoico, vetiverolo, furfurolo, vetivone e terpeni.
Nota: base.
Intensità dell’odore: elevata.
Si miscela bene con: bergamotto, salvia sclarea, franchincenso, geranio, gelsomino, limone, lavanda, patchouli, rosa, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Vetiver

1) Toniche

Utile in caso di esaurimento mentale, debolezza, astenia con forme di anemia. Il Vetiver calma e infonde forza, sicurezza. Ristora in caso di stress e iperattività. Sostiene la concentrazione.

2) Stimolanti ghiandolare e circolatorio

Indicato in caso di sindrome premestruale con tensioni addominali, mestruazioni irregolari. Svolge azione emmenagoga.

3) Antireumatiche e antispasmodiche

Allevia i dolori muscolari e artrosici, stimola la circolazione arteriosa e venosa.

4) Antisettiche

Svolge un’azione purificante della pelle. In particolare, contrasta l’eccesso di sebo, riequilibra la pelle grassa e la pulisce dalle impurità in caso di tendenza acneica.

5) Immunostimolanti

Sollecita la produzione di globuli bianchi, rafforza il sistema immunitario, sostiene l’organismo debole soggetto ad ammalarsi facilmente.

Utilizzi dell’olio essenziale di Vetiver

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Vetiver, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni in caso di paura, ansia, instabilità, apprensione, depressione e sbalzi d’umore.

Bagno aromaterapico: per cancellare ansia e stress e per alleviare la depressione, aggiungete all’acqua della vasca 20 gocce di olio essenziale di Vetiver e rimanete immersi per circa 20 minuti. Dopo il bagno, praticate un leggero massaggio alle tempie e alla fronte con 2 gocce di olio essenziale di vetiver, diluite in un cucchiaino di olio di mandorle.

Impacchi: in caso di pelli grasse, acne e foruncolosi, mettete 10-12 gocce di olio essenziale di Vetiver, in 200 ml di acqua, bollita e raffreddata. Fate degli impacchi con compresse di garza sterile, due volte alla settimana.

Massaggio tonificante: aggiungete a 50 ml di olio di mandorle, 10 gocce di olio essenziale di Vetiver e 10 gocce di olio essenziale di Geranio.

Massaggio per stimolare il ricambio: aggiungere 12 gocce di olio essenziale di Vetiver in 50 ml di olio di mandorle dolci e massaggiare l’addome, ogni giorno, con qualche goccia di questa miscela.

Maniluvio e pediluvio: per stimolare la circolazione, in due bacinelle d’acqua calda, mettete in ciascuna, 10 gocce di olio essenziale di Vetiver. Immergete contemporaneamente mani e piedi, lasciandoli immersi per almeno un quarto d’ora. Ripetete maniluvio e pediluvio per venti giorni.

Uso cosmetico: in 50 ml di crema idratante, mettete 25 gocce di olio essenziale di Vetiver per normalizzare la pelle grassa. Mescolate a lungo e usate questa crema, dopo aver pulito il viso con cura, la sera prima di andare a letto.

Controindicazioni

Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e sui bambini. Da assumere solo esternamente.

vetiver

Olio Essenziale di Salvia Sclarea (Erba moscatella)

Nome botanico: Salvia sclarea

Famiglia botanica: Lamiaceae

Pianta perenne e sempreverde, di aspetto cespuglioso, che può raggiungere l’altezza di 1 metro, molto decorativa sia per il suo fogliame, che per i fiori, è originaria del bacino mediterraneo, dove oggi ne esistono numerose coltivazioni a scopo industriale, soprattutto in Francia e in Marocco.

Il fusto è eretto, di diametro 5-9 mm, con peli crespi di 1-2 mm. 
 Le foglie sono molto grandi di colore verde con sfumature porpora; quelle inferiori sono grandi (fino a 20 cm.), ricoperte da uno strato uniforme di peluria e appaiono vellutate; le foglie superiori sono irregolarmente dentellate.
 I fiori si sviluppano in un’infiorescenza ampia, con rami eretto-patenti; le brattee sono membranose, violacee, di 23 cm; il calice è con tubo ispido di 7 mm e denti spinulosi di 35 mm.  I frutti sono piccoli acheni.

Nell’antichità, era considerata una pianta sacra.  Il suo nome deriva dal latino salvere, da cui “salvare”, perché creduta benefica per qualsiasi male.  Nel Medioevo si usava mettere qualche foglia, ricca di olio essenziale, in bocca, prima di andare a dormire, per favorire sogni divinatori o risolutivi di problemi. Infatti, uno dei nomi con cui era definita la salvia sclarea anticamente era “occhio chiaro”.  Si supponeva che rinforzasse la vista e lo sguardo interiore, cioè che aiutasse a “vedere” più chiaramente.

Il suo utilizzo nella tradizione popolare era circoscritto a problemi digestivi, disturbi femminili e di origine nervosa, quali l’ansia, attacchi di panico e l’insonnia, come disinfettante delle ulcerazioni e per calmare le infiammazioni delle vie respiratorie e della gola.

E’ una pianta conosciuta anche con il nome di Erba moscatella.

Parte utilizzata della pianta: sommità fiorite e foglie
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. L’estrazione con solvente produce piccole dosi di assoluto.
Principali costituenti chimici:linalilacetato, linalolo, pinene, terpineolo, geraniolo, germacrene. Sono presenti anche dialcoli diterpenici estrogeno-like.
A differenza della salvia officinalis, il livello di tujone è minimo mentre la canfora praticamente assente.
A seconda della tecnica produttiva utilizzata:
– la distillazione in corrente di vapore favorisce l’acetato di linalile;
– l’insilaggio (fermentazione), favorisce il linalolo e l’alfa-terpineolo.
Nota: testa-cuore.
Intensità dell’odore: media.
Si miscela bene con: bergamotto, cipresso, franchincenso, geranio, pompelmo, ginepro, gelsomino, lavanda, sandalo.

Proprietà dell’olio essenziale di salvia sclarea

1) Rilassante

Se inalato induce calma e serenità in presenza stress, nervosismo, angoscia, paure, paranoie. Ottimo supporto per superare le crisi di mezza età e la menopausa, per le persone che non osano più, i rassegnati che si sentono “troppo vecchi” e vivono in uno stato di depressione.  Agisce a livello emozionale, sulla nostra creatività permettendoci espressioni e “licenze poetiche” degne di artisti nati; infonde coraggio per realizzare progetti creativi o sostenere gli esami.

2) Equilibrante del sistema ormonale femminile

Diluita in olio di mandorle e massaggiata sul corpo, gli spiccati effetti sul sistema riproduttivo influiscono beneficamente sulle somatizzazioni derivate dal loro disequilibrio, come ristagni linfatici, cellulite, sindrome premestruale, vampate della menopausa, dolori mestruali, amenorrea o mestruazioni abbondanti, alopecia dovuta a squilibri ormonali. 

3) Espettorante

Viene utilizzato nel trattamento delle bronchiti croniche, dell’asma, e tosse provocata da influenza.

4) Deodorante

Interviene sia sulla secrezione eccessiva di sudore nelle mani, ascelle, piedi, chiamata iperidrosi; sia come antibatterico sui microrganismi che producono i cattivi odori, per cui risulta estremamente efficace nelle risoluzioni delle problematiche legate alla sudorazione.

5) Depurativo

Assunto 2 gocce in un cucchiaino di miele, ha proprietà disintossicanti su fegato e reni, utile anche per trattare febbri intermittenti, intossicazioni e diarrea.

6) Cicatrizzante

Sulla pelle ha un’azione antinfiammatoria, antimicrobica e ripara il tessuto cutaneo. È indicato in caso di afte, dermatiti, piaghe, punture d’insetto, ulcere della pelle, acne, infezioni fungine come micosi e candidosi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Salvia sclarea

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Salvia sclarea per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni.

Semicupio: preparate l’acqua fino a coprire tutto il bacino. Aggiungete 8 gocce di essenza di Salvia sclarea e rimanete immersi per almeno un quarto d’ora. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno contro le irritazioni urogenitali.

Gargarismi: in un bicchiere di acqua tiepida mettete 5 gocce di Salvia sclarea. Fate sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro afte, gengive deboli e sanguinanti, nelle stomatiti e nelle laringit.

Lozione per capelli: diluita al 5- 10% in acqua, come trattamento per bloccare l’alopecia e purificare il cuoio capelluto.

Controindicazioni

Contrariamente alla varietà “officinale” non irrita, non dà sensibilizzazione e non è tossica, ma preso in dosi elevate causa sonnolenza, paralisi e convulsioni.

L’olio essenziale di salvia sclarea è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.  Se ne sconsiglia l’uso in concomitanza con medicinali, sostanze a base di ferro e  bevande alcoliche.

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