Olio Essenziale di Dragoncello

  1. Digestivo e antigonfiore
  2. Antispastico
  3. Antinausea
  4. Antiallergico
  5. Calmante

Artemisia dracunculus - DragoncelloNome botanico: Artemisia dracunculus
Famiglia botanica: Asteraceae
Altri nomi: Estragone

Il dragoncello è conosciuto, fin dal Medioevo, in Europa, per le sue proprietà aperitive, digestive e antispastiche. Nello stesso periodo, era utilizzato anche dai grandi medici arabi.
Era chiamato “erba dei dragoni”, da cui deriva il nome latino dracunculus e, grazie alle sue proprietà sedative,  veniva usato per migliorare il sonno e contro l’epilessia.

Le sue foglie sono utilizzate in cucina come condimento, soprattutto nelle salse.

Parte della pianta utilizzata: sommità fiorite.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpeni (limonene 3%, cis e trans-beta-ocimene 10% ciascuno), fenoli metileteri (cavicolo metil-etere fino all’80%, scarse cumarine).
Produttori: originario dell’Asia centrale, è prodotto oggi in tutto il mondo (Europa, Africa del Nord, America, Medio Oriente, Asia).
Nota: cuore.
Colore: incolore.
Odore: ricorda l’anice.
Si miscela bene con: basilico, semi di angelica e menta piperita contro i disturbi digestivi.
Costo: costoso.

Proprietà dell’olio essenziale di Dragoncello

1) Digestivo

E’ conosciuto soprattutto per le sue virtù digestive ed è consigliato in caso di colite, gonfiore e dispepsia. Stimola il fegato e la digestione. E’ anche un antibatterico e antivirale e si raccomanda contro le infezioni e le fermentazioni intestinali.

2) Antiallergico e antispastico

Possiede anche proprietà antiallergiche e antispastiche. Regolarizza il sistema nervoso centrali ed è ugualmente efficace sulla distonia neurovegetativa, poiché attenua i sintomi relativi a problematiche digestive (stipsi, diarrea, spasmi intestinali, flatulenza), contro il mal d’auto (nausea e vomito) e gli spasmi associati alla sindrome premestruale.

Le sue proprietà antispastiche lo rendono un buon antinfiammatorio che calma gli spasmi muscolari e i crampi, le contratture o i dolori da sciatica o da nevrite.

3) Calmante

Sul piano emotivo e psichico, produce un effetto rilassante e ansiolitico, utile nei casi di stress, ansia e nervosismo.

Utilizzi dell’olio essenziale di Dragoncello

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 3 volte al giorno per una settimana. E’ anche possibile versarne 1-2 gocce in un condimento o in una salsa.
Uso esterno: diluito al 20% in un olio vegetale, applicate sull’addome e massaggiate.
Uso cosmetico: tonificante e anticellulite, emulsionate 1% in olio di avocado.
Altri usi: in caso di allergia respiratoria, si può diffondere l’olio essenziale di dragoncello nell’ambiente, oppure assumerlo per via olfattiva o inalatoria.

Controindicazioni

Non vi sono applicazioni note, ma occorre evitarne l’uso nei primi tre mesi di gravidanza e durante l’allattamento. Può essere irritante se applicato puro ed è, quindi, opportuno applicarlo diluito in olio vegetale.

Olio Essenziale di Betulla

  1. Antinfiammatorio
  2. Drenante
  3. Antisettico
  4. Cicatrizzante

Nome botanico: Betula alba
Famiglia botanica: Betulaceae

Originaria dell’Europa centrale, del Canada, dell’Asia settentrionale, la betulla in Italia è più frequente sulle Alpi dove, a volte, forma boschi puri.
E’ l’albero sacro delle popolazioni siberiane, presso le quali riveste tutte le funzioni dell’Axis Mundi, pilastro cosmico.
Già nel Medioevo, l’acqua di betulla era molto nota per la sua proprietà di disgregare i calcoli urinari, mentre la sua linfa era ritenuta un rimedio efficacissimo contro i calcoli renali e della vescica.
L’essenza di betulla è impiegata in profumeria per la preparazione del “cuoio di Russia”, nell’industria alimentare, nei prodotti di igiene personale (saponi, shampoo, lozioni per capelli, dopobarba).

Parte utilizzata della pianta: corteccia.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: esteri (salicilato di metile), ossidi (cineolo).
Produttori: America settentrionale, Russia.
Nota: base.
Colore: giallo scuro.
Odore: di bruciato, di tabacco, a volte ricorda quello del cuoio.
Si miscela bene con: lavanda, limone, camomilla, sandalo, rosmarino, origano, cardamomo.
Costo: costoso.

Proprietà dell’olio essenziale di Betulla

1) Antinfiammatorio

L’azione rubefacente viene sfruttata in caso di artrite, artrosi, reumatismi, sciatica, in quanto determina il richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle, scaldando la zona e alleggerendo l’infiammazione agli strati sottostanti, proprio grazie alla sottrazione ematica.

2) Drenante

Previene problemi venosi e disturbi circolatori, in caso di gambe pesanti, gonfiori, edemi e ristagni linfatici; mentre per la proprietà diuretica, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e riduce nettamente l’impastamento e la componente dolorosa. L’olio essenziale di Betulla è perciò indicato in caso di obesità e cellulite e per eliminare i liquidi ristagnanti nei tessuti.

3) Antisettico

L’azione purificante dell’olio essenziale di Betulla è utilizzata per rivitalizzare i capelli grassi o con forfora grassa e per le pelli grasse o impure.

4) Cicatrizzante

E’ impiegato sulla pelle come ottimo rimedio in caso di problemi dermatologici, eczemi, psoriasi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Betulla

Uso esterno: applicate localmente sulla pelle, diluito al 20%, in caso di problemi dermatologici, cellulite, ritenzione idrica, artrite, artrosi, reumatismi, sciatica.
Uso cosmetico: per capelli grassi o con forfora, aggiungete qualche goccia di olio essenziale di betulla nello shampoo neutro; per pelli grasse o impure, aggiungete qualche goccia nella crema per il viso.
Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Betulla per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni per purificare l’aria.

Controindicazioni

Non presenta problemi di tossicità.
Evitare in caso di edemi dovuti ad insufficienza cardiaca o renale.
Il suo utilizzo è sconsigliato quando si assumono farmaci ad azione diuretica, antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti.
E’ controindicato per le persone allergiche ai salicilati.

 

Olio Essenziale di Abete Bianco

1) Riequilibrante
2) Balsamico
3) Analgesico e antinfiammatorio

Abete bianco_Abies_albaNome botanico: Abies alba
Famiglia botanica: Pinaceae

L’abete bianco è un albero sempreverde, presente nei boschi e nelle regioni montuose dell’Europa centrale, dai Pirenei, attraverso le Alpi, alle montagne dei Balcani raggiunge un’altezza di circa 50 metri.

La chioma, di colore verde-blu cupo. La corteccia, negli esemplari giovani, è liscia, ha un colore bianco-grigio argenteo e presenta delle piccole sacche resinose che, se premute, diffondono odore di trementina. Le foglie sono persistenti (8-10 anni) e costituite da aghi appiattiti, rigidi e inseriti sui rami secondo una disposizione a pettine.
Altra caratteristica, tipica di questa specie, sono i rametti coperti da sottili peli di colore bruno chiaro. Le strutture comunemente chiamate “pigne” derivano dai coni femminili che possono lignificare e rimanere sui rami.

La Trementina è il prodotto più importante ricavato dall’abete bianco.

Parte utilizzata della pianta: aghi, rametti e coni.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpeni (limonene, fellandrene, pinene), esteri (acetato di bornile).
Nota: testa.
Colore: da incolore a giallo pallido.
Odore: fresco, resinoso, balsamico.
Costo: economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Abete Bianco

1) Riequilibrante
Se inalato, svolge un’azione antidepressiva, conferendo forza interiore nelle difficoltà, quando la visione del proprio cammino è buia o offuscata e si dubita di poter proseguire.  Quest’essenza è anche un rimedio tonico e stimolante, in quanto aumenta l’energia positiva; aiuta a sentirsi più forti e protetti in situazioni o con persone ostili.

2) Balsamico
Se vaporizzato nell’ambiente o massaggiato sul petto (per esempio, aggiunto in una crema neutra), è un ottimo rimedio decongestionante delle vie respiratorie, in quanto calma la tosse, scioglie il catarro e riduce la produzione muco, in caso di raffreddore o sinusite e malattie da raffreddamento.

3) Analgesico e antinfiammatorio
Se massaggiato, svolge un’azione rubefacente, cioè aumenta la vasodilatazione e la circolazione sanguigna locale, alleviando i dolori dell’artrosi, dell’artrite, sciatica, cervicale e dei reumatismi; sgonfia gli edemi e i gonfiori, e ha proprietà distensiva e antispasmodica su muscoli dolenti ed irrigiditi o in caso di crampi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Abete bianco

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di abete bianco, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni in presenza di fumo, cattivi odori e aria stagnante, oltre che nei locali in cui soggiornino persone malate.

Pomata balsamica e antireumatica: 10 gocce in una crema neutra, mescolare e massaggiare sul petto, tre volte al giorno, coprendo con un panno caldo di lana, in caso di bronchite e congestione delle vie nasali; oppure massaggiata sulle parti doloranti in caso di mal di schiena, cervicalgia, dolori, stiramenti muscolari.

Bagno distensivo: 10 gocce nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acqua, quindi immergersi per 10 minuti per usufruire dell’azione antinfiammatoria osteoarticolare. Utile anche in caso di gonfiori agli arti inferiori.

Suffumigi: per decongestionare e liberare le vie respiratorie, in una bacinella d’acqua bollente mettete 7 gocce di olio essenziale di abete bianco. Coprite il capo con un asciugamano e inspirate col naso a bocca chiusa, interrompendo di tanto in tanto, finché l’acqua non sprigionerà più vapore.

Utilizzi in cosmetica: nelle creme per il corpo, ha un effetto balsamico ed energizzante; ottimo per la sauna.

Controindicazioni

L’olio essenziale di abete bianco è controindicato in gravidanza, allattamento e in donne iperestrogeniche.
Ad alte concentrazioni può dare luogo a effetti di sensibilizzazione.
Si consiglia di evitarne l’uso esterno qualora siano presenti delle irritazioni cutanee.
Controindicato in caso di asma bronchiale e pertosse.