Olio Essenziale di Incenso

  1. Antidepressivo
  2. Cicatrizzante e rigenerante della pelle
  3. Antifungino
  4. Favorisce la meditazione
  5. Adatto alle cure palliative

Boswellia carterii - IncensoNome botanico: Boswellia carterii, Boswellia rivae, Boswellia serrata
Famiglia botanica: Burseraceae

Sostanza prodotta dalla resina di diversi alberi del genere Boswellia, l’incenso fornisce un olio essenziale adatto alla meditazione e all’elevazione spirituale. Al profumo mistico, si aggiungono le proprietà calmanti e antidepressive. Costituisce una cura palliativa nelle fasi terminali delle malattie. E’ anche un olio adatto alla pelle, antifungino e cicatrizzante.

L’uso dell’incenso per pratiche mistiche e a scopi religiosi è provato in tutti i continenti e in molte culture: nell’Egitto antico, nell’Europa cristiana, tra gli Ebrei, in India e in Asia.

Parte della pianta utilizzata: incisione della corteccia da cui cola una resina biancastra che diviene marrone con l’essiccazione.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpeni (alfa-pinene 40%, alfa-tuiene, limonene 5%, sabinene 5%, beta-pinene 3%, mircene 4%, paracimene 2%), sesquiterpeni (beta-carofillene, alfa- umulene, etc.), monoterpenoli (incensolo, esteri), sesquiterpenoli (viridiflorolo), ossidi.
Produttori: originario del Corno d’Africa e della penisola Arabica, oggi è prodotto in Etiopia, Eritrea (Boswellia rivae), Somalia, Yemen (Boswellia carterii), e India (Boswellia serrata).
Nota: base.
Colore: marrone, da chiaro a scuro.
Odore: legnoso, forte, resinoso, caldo.
Si miscela bene con: camomilla romana, neroli, petitgrain, rosa mamascena.
Costo: molto costoso.

Proprietà dell’olio essenziale di Incenso

1) Antisettico

Utile in caso di laringite, sinusite, tosse, raffreddore, rinite. Se usato con un diffusore, purifica l’aria dell’ambiente in cui viene diffuso.

2) Antinfiammatorio

Applicato diluito per frizioni e massaggi questo olio caldo penetra in profondità, riscalda la parte e riossigena i tessuti ed è, perciò, utilizzato contro i dolori articolari e muscolari (in particolare reumatismi, tendiniti e rigidità muscolari).

3) Tonico e riequilibrante del sistema nervoso centrale

E’ utile nelle forme ansiose, agitazioni da stress, pensieri ossessivi, paure, depressione. Predispone alla calma, alla meditazione e alla preghiera. E’ indicato come cura palliativa di fine vita per massaggiare il corpo.

Tra le specie erboree di incenso, la Boswellia carterii attiene alla sfera più fisica, mentre la Boswellia rivae quella psichica, soprattutto come antidepressivo.

4) Cicatrizzante e rigenerante della pelle

In dermatologia e nella cosmetica, si usano le sue proprietà cicatrizzanti, rassodanti e rigeneranti della pelle, ed è consigliato contro le infezioni fungine, le ulcere varicose, in caso di cicratrici e di rughe.

Utilizzo dell’olio essenziale di Incenso

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 3 volte al giorno per una settimana.
Unso esterno: diluito al 20% in un olio vegetale per un massaggio, in particolare lungo la colonna vertebrale.
Uso cosmetico: aggiunto a creme e oli antirughe, oppure agli shampoo ricostitutivi del capello. E’ un ottimo astringente che previene la formazione di rughe e riduce gli inestetismi causati da acne e cicatrici.
Uso nei diffusori: ansia, paura, difficoltà respiratorie; blocchi emotivi, disperazione, paure irrazionali; ideale per la meditazione, è usato fin dall’antichità per purificazione e ispirazione; calma i sentimenti più tormentati e produce rilassamento e gioia.
Altri usi: applicate una goccia sul plesso solare e la parte superiore della testa (a livello dei chakra o dei punti di agopuntura), in caso di depressione o per raggiungere uno stato meditativo.

Controindicazioni

Non sono note controindicazioni, ma occorre evitarne l’uso durante i primi tre mesi di gravidanza e nei bambini.

 

Olio Essenziale di Sandalo

Nome botanica: Santalum album
Famiglia botanica: Santalaceae

Albero originario dell’arcipelago malese e delle Indie orientali, sempreverde, che raggiunge al massimo l’altezza di 10-12 metri. Le foglie sono ellittiche con margine intero, alterne.  I fiori sono piccoli e rosa. Il frutto è carnoso e manifesta un calice persistente.

Il sandalo è un’antica pianta della cultura religiosa e cerimoniale indiana e cinese, impiegato per le esequie. Da 4000 anni,  l’aroma dell’olio essenziale di sandalo è apprezzato, tanto da essere tradizionalmente usato nelle scuole di Yoga tantrico per aiutare a risvegliare Kundalini.

Oltre alla sua diffusione ambientale, si impiega da sempre in Oriente, come ingrediente per l’imbalsamazione, per la cosmesi, e come legno sacro per la costruzione di templi.

Nella medicina tradizionale cinese si utilizza per: mal di stomaco, vomito, gonorrea e malattie della pelle. Nella medicina ayurvedica è usato nelle infezioni urinarie e respiratorie e per combattere la diarrea. Il suo uso, come disinfettante delle vie urinarie e la gonorrea, fu introdotto in Europa dai medici arabi.

Oggi è impiegato in profumeria per la preparazione di saponi, cosmetici e lozioni.

Tuttavia, siccome Santalum album è in via di estinzione, si raccomanda l’uso di Santalum austrocaledonicum o di Santalum spicatum (ha una nota secca-amara) anche se di qualità inferiore e con un profilo aromatico più legnoso e aspro.

Importante!

Poiché è una pianta in via di estinzione, il costo dell’olio essenziale di sandalo (Santalum album) è elevato. Se, invece, è venduto ad un costo basso, leggete il nome botanico, riportato in etichetta perché potrebbe trattarsi di olio essenziale di sandalo indonesiano o di sandalo delle Indie Occidentali, di qualità inferiore e ricavato da una specie diversa, la Amyris balsamifera L.

Parte della pianta utilizzata: legno e radici.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: santaloli che gatantiscono la qualità dell’olio essenziale (circa 90%), santilacetato e santaloni.
Noba: base.
Intensità dell’odore: media (profumo intenso e persistente con note ricche, morbide e sensuali).
Si miscela bene con: rosa, lavanda, pepe nero, geranio, benzoino, vetiver, pèatchouli, mirra, gelsomino, basilico, cipresso, limone, palmarosa, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Sandalo

1) Armonizzante

L’olio essenziale di sandalo riequilibra tutto il sistema energetico dei chakra, calmando e facilitando lo sviluppo spirituale. Il suo pregio particolare consiste nel fatto che riesce a calmare il lavorio mentale che spesso distrae chi medita. Placando la parte razionale della mente, le consente di entrare negli stadi più profondi di meditazione.  Questo è consigliabile quando ci si prepara a sostenere una seduta di guarigione e nell’auto-guarigione.

Trasmette apertura di spirito, calore e comprensione.  Riduce lo stress, calma l’aggressività, l’agitazione e la paura. Indicato in caso d’insonnia. Sostiene chi pratica lo yoga contro ansia e depressione, per ritrovare la serenità.

2) Afrodisiaco

Trasforma l’energia sessuale, elevandola sul piano spirituale. Riduce l’aggressività e gli istinti violenti, allenta l’esasperazione e libera l’energia sessuale bloccata.  I disturbi sessuali, legati a stati depressivi vengono spesso risolti grazie all’uso di questo olio. Esso è tuttavia più adatto a persone attive, che non a soggetti flemmatici.  Sebbene sia considerato, da sempre, un segnale potente e preciso dell’eros maschile, l’olio essenziale di sandalo emana una forza morbida e calda che avvolge uomini e donne con uguali benefici effetti.

Agisce equilibrando la sessualità con lo spirito, promuovendo l’integrazione del sacro con il profano: per tale motivo viene impiegato nelle scuole di tantra yoga per trasformare le energie sessuali in energie spirituali.  Non è dunque un afrodisiaco diretto, in quanto la sua azione è prevalentemente di tipo meditativo e rivolta verso l’interiorità. E’ indicato ai soggetti che vivono la sessualità in modo superficiale.

3) Antisettico

Come tutti gli oli essenziali, svolge un’azione antibatterica contro infezioni delle vie urinarie e respiratorie, utile in caso di cistite, mal di gola e laringite, anche a livello cutaneo per l’acne e le irritazioni della bocca. 
La proprietà espettorante risulta efficace contro tosse e raffreddore.

Utilizzi dell’olio essenziale di Sandalo

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni per favorire calma e serenità. E’ usato come aiuto per la meditazione

Suffumigi: portate ad ebollizione dell’acqua in un pentolino, toglietela dal fuoco, aggiungete 5-8 gocce di olio essenziale di sandalo, coprite il capo con un asciugamano e respirare col naso il vapore, in caso di tosse e influenza.

Semicupio: in caso di cistite, preparate l’acqua fino a coprire tutto il bacino. Aggiungete 12-15 gocce di olio essenziale di sandalo e rimanete immersi per almeno un quarto d’ora. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno.

Impacchi: in 200 ml di acqua distillata o bollita e fatta raffreddare, diluite 10 gocce di olio essenziale di sandalo.  Con compresse di garza, fate impacchi sulla zona che presenta acne. Continuate per 15-20 minuti. Ripetete, una volta al giorno, finché sarà necessario.

Utilizzi in cosmetica: viene utilizzato in oli per il viso e il corpo con proprietà rigeneranti, shampoo rinforzanti, bagni sensuali.
Aiuta la pelle a mantenersi elastica e idratata. Combatte le impurità, elimina il prurito, le irritazioni e le infiammazioni.
Mettete alcune gocce di sandalo nelle creme che si utilizzano normalmente per avere una pelle setosa con un profumo sensuale.
In caso di eritema solare, 50 ml di olio di germe di grano e 20 gocce di olio essenziale di sandalo aiutano la pelle irritata.
Contro le smagliature, dopo la gravidanza o in seguito ad un repentino cambiamento di peso, preparate 100 ml di olio di mandorle dolci e 30 gocce di olio essenziale di sandalo. Massaggiate le parti interessate con alcune goccie di quest’olio per ridonare elasticità ai tessuti.

Controindicazioni

L’olio essenziale di sandalo non irrita, non dà sensibilizzazione e non è tossico. E’ bene prestare attenzione a non utilizzarlo in caso di patologie renali gravi e per periodi non superiori alle 6 settimane. Controindicato in gravidanza durante l’allattamento.