Olio essenziale di Carota

  1. Rigenerante
  2. Drenante
  3. Stimolante
  4. Antiage

Daucus carotaNome botanico: Daucus carota
Famiglia botanica: Apiaceae

E’ una pianta diffusa in Europa, Asia ed in Africa settentrinale. Il termine latino carota significa “bruciato” e si riferisce al colore rosso intenso delle prime varietà coltivate.
La carota veniva coltivata dalle tribù germaniche che la chiamavano “mohra” (radice). I Romani e i Greci non mangiavano carote perché conoscevano questa pianta solo come rimedio medicinale.

Fu Carlo Magno che diede inizio alla coltivazione delle carote, che dal Medioevo in avanti, iniziò ad essere coltivata su vasta scala. Oggi esistono 500 differenti varietà di carote, ma solo nel XVII secolo, grazie agli olandesi, fu ottenuta la carota arancione che noi conosciamo.

L’olio essenziale di carota è un ottimo drenante e rigenera il fegato e la citifellea.

Parte della pianta utilizzata: semi.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: sesquiterpenoli (carotolo, dal 30% al 40%), sesquiterpeni (alfa-bisabolene 6%, beta-cariofillene), monoterpenoli, monoterpeni (alfa- e beta-pinene 10%, sabinene 6%).
Produttori: Europa, India.
Nota: cuore\base
Colore: dal giallo pallido all’ambrato.
Odore: speziato, terroso.
Si miscela bene con: limone, bergamotto, arancio, rosmarino, geranio, pepe nero
Costo: economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Carota

1) Rigenerante e drenante

E’ consigliato in caso di insufficienza epatica e biliare. Contribuisce a rigenerare i tessuti del pancreas, dei reni e del fegato dopo un’infezione. Promuovendone la disintossicazione e la rigenerazione. Perfetto per rimuovere residui organici e inorganici, come farmaci, metalli pesanti e sostanze di scarto, derivanti da alimentazione errata.

E’ un drenante delle vie urinarie e biliari. Rimuove tossine metaboliche e stimola la circolazione linfatica.

2) Tonico

E’ uno stimolante dell’attività cellulare e un tonico generale, anche a livello emotivo.

3) Purificante della pelle e antiage

A livello dermatologico, è consigliato in caso di acne, eczemi, foruncoli, ma soprattutto in caso di macchie senili e di rughe.

Utilizzo dell’olio essenziale di Carota

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 2 volte al giorno per una settimana.
Uso esterno: diluito al 20% in un olio vegetale, applicate localmente sulla pelle.
Uso cosmetico: oli, maschere e creme per la cura della pelle e nei prodotti antiage. Indicata per il contorno degli occhi. Perfetto per riparare la pelle matura o danneggiata.

Controindicazioni

Non vi sono controindicazioni note, ma occorre evitarne l’assunbzione durante i primi tre mesi di gravidanza.

Olio Essenziale di Arancio Amaro

  1. Lenitivo, ansiolitico, rilassante, antispastico, antinfiammatorio (petitgrain)
  2. Antidepressivo (neroli)
  3. Tonico epatico e digestivo; tonico venoso (scorza)

Citrus aurantuim- Arancio Amaro Nome botanico: Citrus aurantuim
Famiglia botanica: Rutaceae

Albero nativo del Sudest asiatico, con foglie verdi, fiori bianchi e profumati, l’arancio amaro è stato introdotto in Europa nel XI secolo.

Boccioli, fiori e frutti sono, spesso, presenti contemporaneamente sullo stesso albero. In Italia, l’olio essenziale è stato distillato per la prima volta nel XVI secolo.

I fiori, le foglie e la scorza di arancio amaro producono tre differenti oli essenziali: l’olio essenziale estratto dalle foglie (petitgrain) e dalla scorza sono molto rilassanti, mentre quello ricavato dai fiori (neroli) possiede anche proprietà antidepressive.

Parte della pianta utilizzata: foglie, fiori, scorza.
Processo di estrazione: foglie e fiori per distillazione in corrente di vapore; scorza per spremitura a freddo.
Principali costituenti chimici
1) scorza: monoterpeni (limonene, più del 90%, mircene), esteri, aldeidi, furocumarine;
2) foglie (petitgrain): esteri (50% di acetato di linalile, estere di geranile), monoterpenoli (lonalolo 20-30%, geraniolo, alfa-terpineolo, nerolo), monoterpeni (mircene, etc.);
3) fiori (neroli): monoterpenoli (30% di linalolo, alfa-terpineolo, geraniolo), alcoli sesquiterpenici(trans-nerolidolo), monoterpeni (limonene, beta-pinene, etc.), esteri (acetato di linalile), aldeidi.
Paesi produttori: Europa meridionale, Africa settentrionale (Egitto, Marocco, Tunisia), Paraguay.
Colore: giallo (scorza), giallo pallido (petitgrain e neroli).
Nota: testa.
Odore: acidulo (scorza), fresco e floreale (petitgrain), fiorito e soave (neroli).
Si miscela bene con: con altri oli essenziali calmanti, come basilico, ylang ylang, incenso, camomilla romana.
Costo: economico per gli oli essenziali di scorza e petitgrain; molto costoso per l’olio essenziale di neroli.

Proprietà dell’olio essenziale di Arancio Amaro

L’olio essenziale estratto dalla scorza è rilassante, ma è anche un tonico digestivo che riduce i gonfiori intestinali e le flatulenze causati dalla dispepsia o dall’aerofagia. Stimola la circolazione venosa, è calmante e sedativo, efficace contro i tic compulsivi.

L’olio essenziale di estratto dalle foglie ha un’azione antinfiammatoria (utile contro i reumatismi), antinfettiva cutanea (utile nei casi di acne infetta o di foruncoli) e antisettica delle vie respiratorie, ma soprattutto è un notevole antispastico e un potente rilassante.
Regolarizza il sistema nervoso autonomo (il ritmo cardiaco, in particolare) ed è consigliato nei casi di ansia, insonnia e affaticamento nervoso. E’ indicato anche in caso di disturbi epatici cronici (epatopatie).

Per maggiori informazioni: olio essenziale di petitgrain

L’olio essenziale estratto dai fiori è, soprattutto, un riequilibrante nervoso e un antidepressivo, consigliato in caso di insonnia e di stanchezza psichica. Agisce anche sulle coliti spastiche di origine nervosa ed è un buon tonico della pelle e, in particolare, un antisettico cutaneo in caso di acne.

Per maggiori informazioni: olio essenziale di neroli

Utilizzo dell’olio essenziale di Arancio Amaro

1) scorza

Uso interno: 2 gocce a stomaco vuoto con un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 3 volte al giorno, per una settimana, in caso di insonnia, cattiva digestione e problemi intestinali.
Uso esterno: in oli e bagni rilassanti.
Uso cosmetico: creme e tonici per la cura della pelle (acne, foruncoli); creme e tonici antiaging.

2) foglie

Vedi: olio essenziale di petitgrain

3) fiori

Vedi: olio essenziale di neroli

Controindicazioni

Evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
Non esporsi al sole dopo averlo ingerito o averlo applicato sulla pelle perché è fotosensibilizzante.

Olio Essenziale di Geranio

Nome botanico: Pelargonium graveolens
Famiglia botanica: Geraniaceae

Pianta perenne suffruticosa dal fusto carnoso. Le foglie sono alterne, dai piccioli lunghi circa 10 cm, appuntite, formate da lobi, con margine dentato e nervature evidenti, leggermente tomentose e odorose.  I fiori compaiono, riuniti in ombrelle, dotate di brattee all’apice di steli, sono formati da cinque sepali, stretti e finemente tomentosi e da cinque petali ovali e arrotondati in cima; hanno colorazioni dal bianco al rosso, dal malva al porpora.  La fioritura va dalla primavera all’autunno ed è seguita dalla produzione di bacche che portano alla sommità un lungo becco.

Originario del Sud Africa, il geranio fu introdotto in Europa nel XVII secolo dai coloni inglesi e olandesi, che al rientro dalle Indie, si fermavano con le loro navi a Capo di Buona Speranza per approvvigionarsi.  Nel nostro continente, ha cominciato ad essere coltivato, soprattutto nella fascia mediterranea, che ha un clima simile a quello della sua provenienza.

Il geranio è composto da centinaia di specie diverse, ognuna caratterizzata da propri colori, intensità di profumo, petali e grado di resistenza alle temperature.  In passato, era ampiamente usato per combattere le emorragie grazie alla sua forte azione astringente e cicatrizzante; oggi è diffusissimo, soprattutto come pianta ornamentale e il suo olio essenziale è usato dall’industria cosmetica e da quelle alimentare e liquoristica.

Parte della pianta utilizzata: fiori, foglie.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: limonene, mentone, geranilacetato, linalolo, citronelloto.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: elevata (profumo fresco, dolce, floreale).
Si miscela bene con: basilico, bergamotto, pompelmo, gelsomino, lavanda, neroli, arancia, patchouli, petitgrain, rosa, rosmarino, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Geranio

1) Riequilibrante

E’ usato in aromaterapia per incrementare l’immaginazione e l’intuito così da riuscire a trovare soluzioni in situazioni ingarbugliate o difficili. Stimola la voglia e il desiderio di esprimersi e di tirare fuori quello che si sente nel profondo, aiuta a prendere coscienza e bilanciare il dare-avere. Adattissimo alle persone che non sanno cosa desiderano perché stimola in loro la motivazione. Attira a noi tutto ciò che è positivo.

2) Astringente

In impacchi, si dimostra particolarmente efficace sulle zone colpite da acne, foruncoli. In caso di pelle grassa, in cui si avverte la necessità di chiudere i pori, per aiutare la pelle a compattarsi.

3) Antinfiammatorio

Usato per gargarismi e sciacqui, è consigliato nel trattamento delle congestioni a carico delle mucose del cavo orale, per cui è utile in presenza di mal di gola, faringite e gengiviti.

4) Antispasmodico

Diluito in olio di mandorle dolci e massaggiato sul basso ventre, rilassa le contrazioni uterine dovute all’ovulazione e dolori mestruali; aiuta ad alleviare i disagi della menopausa e della sindrome premestruale, le nevralgie e il mal di testa.

5) Tonificante

Indicato nei massaggi per riattivare la circolazione sanguigna, per combattere la cellulite, e nel trattamento, prevenzione o normalizzazione dei disturbi che traggono origine da un malfunzionamento del sistema circolatorio, come varici, fragilità capillare e couperose.

6) Cicatrizzante

Diluito al 5-10%, favorisce la guarigione di piaghe, tagli e scottature ed eritemi solari.

7) Insettifugo

Combatte le zanzare, o meglio le allontana, ed è per questo che balconi e terrazzi mostrano molto spesso una vasta esposizione di fioriere riempite di queste piante.

Utilizzi dell’olio essenziale di Geranio

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di geranio per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, contro le zanzare.

Lozione per gargarismi: in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, mettete 6 gocce di olio essenziale di geranio, contro le infiammazioni della bocca e per il mal di gola.

Utilizzi in cosmetica: 20 gocce in 100 ml di crema neutra, aiuta a prevenire e a trattare le smagliature, a compattare e ad elasticizzare l’epidermide.
In 200 ml di acqua fredda, aggiungete 8 gocce di essenza, con compresse di garza sterile fate impacchi contro acne e foruncolosi, badando a cambiare la compressa quando si riscalda.

Controindicazioni

L’olio essenziale di geranio è considerato sicuro, per cui non ci sono particolari precauzioni alle quali attenersi.  E’ importante ricordare che l’utilizzo improprio degli oli essenziali può essere dannoso, per cui affidarsi sempre ai consigli di un esperto.

Pelargonium-graveolens-geranio

Olio Essenziale di Menta

Nome botanico: Mentha piperita
Famiglia botanica: Lamiaceae

La menta è originaria dell’Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il mondo, talvolta la trova allo stato selvatico insieme alle sue specie di origine. Infatti, le piante che appartengono al genere Mentha hanno uno straordinario potere di incrocio e di ibridazione e, perciò, si riproducono in diverse forme e subvarietà.  La menta piperita è ibrida tra la Mentha aquatica e la Mentha spicata (chiamata anche Mentha viridis).

Pianta erbacea perenne, fortemente aromatica, alta da qualche centimetro a circa 70 cm, con steli eretti e radici che si espandono notevolmente nel suolo.  Le foglie sono opposte, semplici, lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante.  I fiori sono raccolti in cime terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l’alto.  I singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due labbra, la superiore con un solo lobo, l’inferiore con 3 lobi disuguali. Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi.

Il nome “menta” deriva dal greco Mintha, una ninfa figlia di Cocito, uno dei cinque fiumi degli Inferi, amata da Plutone e trasformata in pianta dalla dea Persefone, sua sposa.  Secondo la mitologia, la dea scoprì il tradimento del marito e, presa da un impeto di gelosia, volle vendicarsi trasformandola in una piantina poca vistosa e all’apparenza insignificante, relegandola a crescere vicino le sponde del fiume paterno, in prossimità delle acque.
Tuttavia, per non sdegnare del tutto Plutone, permise che la piantina possedesse ancora qualcosa di piacevole in ogni parte del suo corpo: l’aroma fresco del suo profumo.

Già Plinio enumerò tutte le sue proprietà, esaltandone la fragranza, “in grado di eccitare l’animo e di stimolare l’appetito”.  I preparati a base di menta, secondo lo storico romano, guarivano l’angina tonsillare, gli sputi sanguigni della tubercolosi, il singhiozzo, il vomito, e aiutavano ad eliminare i parassiti.

Anche la Scuola Salernitana ne esaltava le proprietà vermifughe, mentre Mattioli spiegava: “ha in sé la menta un certo ché d’amarezza con la quale ammazza ella i vermini”.

Nel XVIII sec. Nicolò Lemery, nel suo Trattato delle droghe semplici, espose una sua interpretazione relativa alle presunte virtù eccitanti e toniche della pianta: “Mentha è dedicata a mente perché questa pianta fortificando il cervello, risveglia i pensieri o la memoria.”

Parte utilizzata della pianta: foglie e fiori
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: citronellolo, geraniale, nerolo, citronellale, cariofillene, linalolo, limonene, geranilacetato.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: da medio a elevato (profumo fresco, forte, dolce-amaro, pungente).
Si miscela bene con: bergamotto, camomilla, franchincenso, geranio, zenzero, gelsomino, ginepro, lavanda, maggiorana, neroli, rosa, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Menta

1) Antistress

Se inalato, ha un effetto rinfrescante e rigenerante sulla psiche. Viene efficacemente impiegato per favorire la concentrazione durante lo studio per esami, o per migliorare il rendimento in ufficio. L’olio essenziale di menta svolge inoltre un’azione tonificante, utile in caso di affaticamento psico-fisico e problemi di tipo neurovegetativo, dovuti a stati di stress, ansia, insonnia, depressione.

2) Digestive

Se ingerito, una goccia in mezzo cucchiano di miele, è considerato uno dei migliori digestivi presenti in aromaterapia. L’olio essenziale di menta piperita è esplica azione stomachica, carminativa, colagoga e antispasmodica. È utile in caso di meteorismo, flatulenza, indigestioni, colite, diarrea, spasmi, dispepsie e quasi tutti i disturbi legati all’apparato digerente.

3) Antibatteriche

Le proprietà battericide della menta si sono dimostrate particolarmente efficaci nel neutralizzare diversi ceppi batterici, responsabili di tifo (Herbert) e tubercolosi (bacillo di Koch); contro lo stafilococco ed il proteus vulgaris, causa di enterocoliti e infezioni delle vie urinarie. L’olio essenziale di menta esplica azione antisettica e antipiretica che giova in caso di malattie da raffreddamento ed influenza, febbre, stomatiti e afte.

4) Antiparassitarie

E’ utilizzata in uso interno, per eliminare vermi intestinali, in quanto favorisce, in breve tempo, l’espulsione di parassiti.

5) Antiemetiche

Le proprietà calmanti di quest’essenza aiutano a diminuire il disagio di nausea e vomito, per questa ragione è consigliabile avere l’olio essenziale di menta sempre a portata di mano durante i viaggi, per contrastare il mal d’auto.

6) Rinfrescanti

E’ un disinfettante del cavo orale, molto utile per deodorare l’alito, contro l’alitosi. Grazie alle sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e antipruriginose è utile nel trattamento di foruncoli, tigna, scabbia e dermatosi.  Per queste proprietà calmanti viene efficacemente usata come rimedio contro le punture di insetti.

7) Antinfiammatorie

Se massaggiato localmente è utile per tutti i tipi di mal di testa, da quelli digestivi a quelli provenienti dal cambio di pressione. Ottimo anche per dare sollievo alle tensioni cervicali, dolori mestruali, in caso di distorsioni, dolori muscolari e reumatismi in quanto esercita un’azione analgesica e antireumatica.

Utilizzi dell’olio essenziale di Menta

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di menta, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, per un effetto rigenerante e purificante negli ambienti dei fumatori e nelle stanze di chi studia.

Olio da massaggio: due gocce di menta in un cucchiaio di olio di mandorle e massaggiare localmente per crampi insistenti; cattiva digestione; sulle tempie in caso di mal di testa.

Chinetosi: contro mal d’auto, mal di mare e mal d’aria, mettere alcune gocce di olio essenziale di menta su un batuffolo di ovatta e annusarlo di tanto in tanto, durante il viaggio.

Usi in cosmetica: quanche goccia nel bagnoschiuma o nel docciaschiuma per una pulizia del corpo tonificante e rinfrescante.

Controindicazioni

Non applicare l’olio essenziale di menta allo stato puro sulla pelle, ma mescolarla sempre con un olio di base (olio di jojoba, olio di mandorle dolci).  Non è adatto ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Fare attenzione agli occhi, in quanto è altamente irritante per le mucose. Non superare le dosi, consigliate.menta piperita

Olio Essenziale di Bergamotto

  1. Antidepressivo
  2. Calmante e antispasmodico
  3. Antisettico
    Citrus_bergamia_BergamottoNome botanico: Citrus bergamia
    Famiglia botanica: Rutaceae

Il Bergamotto è un agrume che deriva, probabilmente, da un incrocio fra arancio amaro e limetta acida, anche se molti lo ritengono una specie vera e propria, denominata Citrus bergamia risso (di origine cinese).
Il 90% della produzione totale di bergamotto arriva dalla Calabria, la cui presenza risale tra il XIV ed il XVI secolo.
L’olio essenziale di bergamotto, in virtù della sua straordinaria fragranza, è impiegato nella produzione industriale di profumi, dolci e liquori. E’ un’essenza che, grazie alla sua freschezza, rappresenta l’elemento di base per la produzione di numerose acque di colonia e cosmetici.

L’olio essenziale di bergamotto è un notevole ansiolitico naturale, ma anche molto fotosensibilizzante e, quindi, occorre usarlo con cautela.

Parte utilizzata della pianta: buccia del frutto.
Processo di estrazione:
spremitura a freddo della buccia del frutto quasi maturo.
Principali costituenti chimici:
esteri (acetato di linalile 25%), furocumarine, monoterpenoli (linalolo 5%), monoterpeni (45% limonene, gamma-terpinene, beta-pinene), aldeidi (citrali 1%).
Produttori:
Europa mediterranea.
Nota:
testa.
Colore:
giallo chiaro.
Odore:
leggermente acido, ricorda il limone.
Si miscela bene con:
basilico, camomilla, cipresso, eucalipto, geranio, gelsomino, lavanda, limone, ginepro, lime, maggiorana, neroli, arancio, palmarosa, patchouli, petitgrain, rosmarino, sandalo, ylang ylang.
Costo:
economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Bergamotto

1) Antidepressivo

In aromaterapia, trova impiego nel combattere lo stress e per ridurre gli stati di agitazione, confusione, depressione e paura, riportando ottimismo e serenità. Se inalato, induce uno stato d’animo gioioso e dinamico, eliminando i blocchi psicologici.

Rende capaci di dare e ricevere amore, di irradiare felicità intorno a sé e curare gli altri.

2) Calmante e antispasmodico

E’ un potente antispasmodico, utile in caso di colite. Agisce sul sistema nervoso contrastando gli stati d’ansia. E’ un efficace rimedio in caso di insonnia, perché rilassa, conciliando il sonno.

3) Antisettico

Se applicato sulla pelle, previa diluizione, svolge una potente azione antibatterica e disinfettante, in caso di ascessi e acne. In lavande vaginali, è indicato contro cistite, leucorrea e altre infezioni e irritazioni del tratto urogenitale. In sciacqui e gargarismi, è consigliato contro l’alitosi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Bergamotto

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 3 volte al giorno per una settimana.
Uso esterno: applicare localmente, diluito al 20%, evitando l’esposizione al sole dopo il trattamento;
Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, come antidepressivo e ansiolitico, per migliorare l’umore; ha la capacità di alleviare la paura, alimentare la fiducia in sé stessi, rallegra lo spirito; negli stati di convalescenza e di prostrazione fisica o psicologica, rinvigorisce e stimola, calma i nervi, le tensioni da stress e gli stati d’ansia; è indicato negli ambienti fumosi, per rinfrescare e profumare l’aria.
Utilizzi in cosmetica: deodorante e antinfiammatorio, indicato per la cura della pelle, nei bagni e nelle saune; qualche goccia, aggiunta in una crema o ad un olio vegetale, aiuta a combattere efficacemente prurito, pelle grassa, foruncoli, infezioni esterne.
Altri usi:  per aromatizzare bibite e dolci.

Controindicazioni

L’olio essenziale di bergamotto è fototossico, per cui se applicato sulla pelle, è necessario evitare l’esposizione al sole perché due componenti, furocumarine e bergaptene, causano sensibilizzazione e pigmentazione cutanea, in seguito ad esposizione a luce solare diretta. E’ pertanto necessario non esporsi al sole, se abbiamo applicato l’olio di bergamotto sulla pelle (in commercio, è possibile trovare olio essenziale di bergamotto a cui sono state tolte le furocumarine).

A parte ciò, l’olio essenziale di bergamotto è atossico e non irritante. Tuttavia, è preferibile evitare l’uso di quest’olio essenziale in persone con la pelle chiara.bergamotto-citrus bergamia

 

Olio Essenziale di Vetiver

Nome scientifico: Vetiveria Zizanloides
Famiglia: Poaceae (Graminaceae)

L’olio essenziale di Vetiver è ricavato dalle radici della Vetiveria zizanoides, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poacee. Ha fusto eretto (può arrivare anche a 2 metri di altezza), lunghe foglie lineari, fitte e intricate radici.
Emana un gradevole profumo.

Originaria delle zone meridionali dell’India, dello Sri Lanka e della Malesia, viene coltivata anche in molti altri paesi con un clima tropicale.

In Oriente, le radici venivano utilizzate per la creazione di canestri e stuoie e poi spruzzate di acqua per tenere lontani gli insetti dalle case. Era utilizzato anche per allontanare pulci e zecche dagli animali domestici.

Le radici di Vetiver sono un antico rimedio, utilizzato nella tradizione ayurvedica, per alleviare il mal di testa e abbassare la febbre.

Viene largamente usato in saponi, dopobarba, profumi, creme cosmetiche.

Parte utilizzata della pianta: radici e radichette.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. L’estrazione con solvente produce un resinoide.
Principali costituenti chimici: acido benzoico, vetiverolo, furfurolo, vetivone e terpeni.
Nota: base.
Intensità dell’odore: elevata.
Si miscela bene con: bergamotto, salvia sclarea, franchincenso, geranio, gelsomino, limone, lavanda, patchouli, rosa, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Vetiver

1) Toniche

Utile in caso di esaurimento mentale, debolezza, astenia con forme di anemia. Il Vetiver calma e infonde forza, sicurezza. Ristora in caso di stress e iperattività. Sostiene la concentrazione.

2) Stimolanti ghiandolare e circolatorio

Indicato in caso di sindrome premestruale con tensioni addominali, mestruazioni irregolari. Svolge azione emmenagoga.

3) Antireumatiche e antispasmodiche

Allevia i dolori muscolari e artrosici, stimola la circolazione arteriosa e venosa.

4) Antisettiche

Svolge un’azione purificante della pelle. In particolare, contrasta l’eccesso di sebo, riequilibra la pelle grassa e la pulisce dalle impurità in caso di tendenza acneica.

5) Immunostimolanti

Sollecita la produzione di globuli bianchi, rafforza il sistema immunitario, sostiene l’organismo debole soggetto ad ammalarsi facilmente.

Utilizzi dell’olio essenziale di Vetiver

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Vetiver, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni in caso di paura, ansia, instabilità, apprensione, depressione e sbalzi d’umore.

Bagno aromaterapico: per cancellare ansia e stress e per alleviare la depressione, aggiungete all’acqua della vasca 20 gocce di olio essenziale di Vetiver e rimanete immersi per circa 20 minuti. Dopo il bagno, praticate un leggero massaggio alle tempie e alla fronte con 2 gocce di olio essenziale di vetiver, diluite in un cucchiaino di olio di mandorle.

Impacchi: in caso di pelli grasse, acne e foruncolosi, mettete 10-12 gocce di olio essenziale di Vetiver, in 200 ml di acqua, bollita e raffreddata. Fate degli impacchi con compresse di garza sterile, due volte alla settimana.

Massaggio tonificante: aggiungete a 50 ml di olio di mandorle, 10 gocce di olio essenziale di Vetiver e 10 gocce di olio essenziale di Geranio.

Massaggio per stimolare il ricambio: aggiungere 12 gocce di olio essenziale di Vetiver in 50 ml di olio di mandorle dolci e massaggiare l’addome, ogni giorno, con qualche goccia di questa miscela.

Maniluvio e pediluvio: per stimolare la circolazione, in due bacinelle d’acqua calda, mettete in ciascuna, 10 gocce di olio essenziale di Vetiver. Immergete contemporaneamente mani e piedi, lasciandoli immersi per almeno un quarto d’ora. Ripetete maniluvio e pediluvio per venti giorni.

Uso cosmetico: in 50 ml di crema idratante, mettete 25 gocce di olio essenziale di Vetiver per normalizzare la pelle grassa. Mescolate a lungo e usate questa crema, dopo aver pulito il viso con cura, la sera prima di andare a letto.

Controindicazioni

Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e sui bambini. Da assumere solo esternamente.

vetiver

Olio Essenziale di Tea Tree

Nome botanico: Melaleuca alternifolia

Famiglia botanica: Myrtaceae

Arbusto che cresce solo in una limitata area paludosa e presso i ruscelli, lungo la costa nord del Nuovo Galles del Sud, in Australia.  Le foglie sono lineari e lunghe, i fiori, bianchi, sono riuniti in grappoli lunghi dai 3 ai 5 cm, mentre i frutti, legnosi e a forma di coppa, hanno un diametro di 2–3 mm.

In Australia, gli aborigeni della tribù Bundjalung, fin dai tempi antichi, hanno utilizzato le foglie della Melaleuca, in quanto ricche in olio essenziale, e ne hanno trasmesso la conoscenza fino ai nostri giorni, quando la scienza ne ha dimostrato le numerose proprietà benefiche.

Definito come “il guaritore più versatile della Natura” dagli antichi australiani, veniva da loro utilizzato per curare ferite, piaghe, ulcere e per tenere lontani parassiti e termiti.

Il curioso nome di “albero del tè” (Tea tree) gli è stato attribuito dallo scopritore dell’Australia, James Cook, che imparò a preparare, imitando le usanze locali, un infuso rinfrescante con le foglie di quest’albero, dalle proprietà curative ed antisettiche.

Il Tea tree oil contiene 48 composti organici, ma le sostanze più significative per la sua attività terapeutica sono due: il terpinene e il cineolo.
Questi due principi attivi devono esser presenti nel prodotto finito in percentuali ben precise, in quanto indici di qualità dell’olio essenziale.  Il governo australiano ha, infatti, stabilito per legge che, per essere classificato come Tea tree oil, l’olio essenziale di Melaleuca deve contenere oltre il 30% di terpinene e meno del 15% di cineolo (poiché esso sarebbe irritante, se presente a concentrazioni maggiori), rispettando l’equilibrio che troviamo in natura.

Parte della pianta utilizzata: foglie e ramoscelli.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: terpene (almeno 30%), cineolo (meno del 15%), pinene, terpineni, cimene, sesquiterpeni e alcol sesquiterpenici.
Nota: testa.
Intensità dell’odore: molto elevata.
Si miscela bene con: cipresso, eucalipto, geranio, zenzero, ginepro, lavanda, limone, mandarino, arancio, rosmarino e timo, ma risulta dominante per il suo forte odore.

Proprietà dell’olio essenziale di Tea tree

1) Antibiotico

In aromaterapia, per Tea tree oil s’intende l’olio essenziale estratto dalla pianta di Melaleuca, uno dei più potenti, in virtù dell’azione antibatterica, antivirale e antifungina ad ampissimo spettro.  Per uso interno, 2 gocce in un cucchiaino di miele è indicato in caso di infezioni delle vie respiratorie, che provocano faringiti e tonsilliti, febbre, bronchiti, raffreddore, mal di gola, cistite, candidosi e herpes.

Per uso topico, è impiegato come antifungino contro funghi della pellemicosi delle unghie; come antivirale su herpes, porri e verruche; come antibiotico su piaghe infette, ferite, ustioni e piorrea.

2) Mucolitico

I suoi vapori possono garantire benessere per la respirazione e combattere le sindromi influenzali caratterizzate dalla presenza di muco e catarro.  Infatti, se inalato, è in grado di svolgere un’efficace azione fluidificante ed espettorante sulle vie respiratorie, e come tutti gli oli balsamici, agisce sul naso chiuso ed sulle eccessive secrezioni bronchiali.

3) Antinfiammatorio

Non essendo irritante, il Tea tree oil è consigliato per l’uso locale su zone particolarmente delicate, come le mucose di bocca, vagina e ano. Su questi tessuti molli, oltre a svolgere attività antisettica, aiuta a sfiammare in caso di irritazioni, gengiviti, afte, leucorrea, bruciori, pruriti, ragadi e foruncoli. Per questo tipo di applicazione, è necessaria la veicolazione in gel di aloe puro.

4) Antiparassitario

Il Tea tree oil è impiegato come rimedio efficace contro le infestazioni di pidocchi, che possono colpire adulti e bambini in età scolare, e i parassiti degli animali.

Utilizzi dell’olio essenziale del Tea tree

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Tea tree per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, per purificare l’aria in caso di malattie da raffreddamento.

Gel lenitivo e antimicrobico per le mucose: 1 goccia in un po’ di gel di aloe vera e massaggiato localmente, il Tea tree oil è indicato in caso di infiammazioni e infezioni vaginali e del cavo orale, ulcerazioni delle gengive, ascessi, afte.  Per la sua azione calmante, è di grande aiuto in caso di eritema solare o irritazioni da pannolino, prurito, infiammazione cutanee, dermatiti, lievi ustioni e per alleviare le punture d’insetti.  Sulle pelli miste, tendenti al grasso, svolge un’azione dermopurificante, indicata per attenuare gli inestetismi cutanei, dovuti all’acne.

Detergenti antisettici: in caso di funghi della pelle 2 gocce di Tea tree in un po’ di bagnoschiuma neutro e procedere con il normale lavaggio; 1 goccia sul dentifricio, per potenziarne l’azione antiplacca; 2 gocce nel detergente intimo, contro infiammazioni e infezioni delle vie urogenitali; 2 gocce nello shampoo contro i pidocchi, capelli grassi e con forfora.

Unguento balsamico: per le vie respiratorie è utile in caso di tosse e raffreddore. Per preparare un balsamo che favorisca la respirazione, mescolate 50 ml di burro di karité con 15 gocce di Tea tree oil.  Questo balsamo può essere utilizzato per l’herpes labiale e per lenire labbra che si spaccano con il freddo.

Suffumigi: in caso di bronchite, sinusite e congestioni alle vie respiratorie, in una bacinella d’acqua bollente, mettete 7 gocce di olio essenziale di Tea tree.  Coprite il capo con un asciugamano e inspirate col naso a bocca chiusa, interrompendo di tanto in tanto, finché l’acqua non sprigionerà più vapore.

Controindicazioni

Alle giuste dosi, l’olio essenziale di Tea tree è generalmente atossico. Come tutti gli oli essenziali, può provocare reazioni allergiche cutanee e disturbi digestivi con nausea e vomito, se dato a dosi eccessive.

E’ controindicato in gravidanza, durante l’allattamento e in pazienti con insufficienza epatica e renale e, in genere, è assolutamente sconsigliato, per via orale, a tutti i bambini al di sotto dei 5 anni.

melaleuca alternifolia-tea tree