Olio Essenziale di Melissa

Nome botanico: Melissa officinalis
Famiglia botanica: Labiateae

La melissa, nota anche con il nome di erba cedrina, è una pianta perenne dal profumo dolce che può raggiungere 60 cm di altezza, con foglie dentellate e piccolissimi fiori bianchi o rosa.
Il suo nome deriva dal greco meli, che vol dire “miele”, per indicare il profumo emananto dalla pianta per attirare le api.
In passato, la melissa era considerata una pianta medicinale in grado di sostenere il cuore, il sistema nervoso. Paracelso l’aveva definita “elisir di lunga vita”.
I Carmelitani Scalzi, nel XVII secolo, avevano elaborato un distillato di melissa che chiamavano Acqua Antiinsterica, indicata per sedare gli stadi ansiosi, l’isteria e l’insonnia.

A causa del suo prezzo elevato, è uno degli oli essenziali più adulterati. Infatti, la maggior parte della “melissa” commerciale contiene parti di citronella ed è definita come “identica a quella presente in natura”.

Parte della pianta utilizzata: foglie.
Processo di estrazione: distillazione a vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpenali (citrali, nerale, geraniale, citronellale), sesquiterpeni (beta-cariofillene), monoterpenoli (geraniolo, linalolo), sesquiterpenoli (alfa-cadinolo, muurololo, ect.), esteri (acetato di geranile), monoterpeni (limonene, ocimeni), alcoli non terpenici, ossidi, cumarine.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: da media a elevata (profumo fresco, citrato, erbaceo).
Si miscela bene con: bergamotto, camomilla, franchincenso, geranio, zenzero, gelsomino, ginepro, lavanda, maggiorana, neroli, rosa, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Melissa

1) Rilassante e sedativo

E’ particolarmente efficace per regolare il sistema nervoso, anche nei casi di crisi isteriche o di svenimento, e per favorire il sonno. E’ consigliato in caso di shock, lutto, esaurimento nervoso, depressione.

2) Digestivo

Ha un’azione sul fegato e sulla bile e può essere utile alla vescica biliare, in caso di calcoli biliari. E’ indicato per disturbi digestivi, crampi allo stomaco, nausea (anche gravidica, da usare però con cautela).

3) Regolatore

Sostiene il sistema cardiovascolare, in caso di palpitazioni, artmia e ipertensione perché è un regolatore del sistema neurovegetativo, cioè agisce sulle attività degli organi vitali che non sono sotto il controllo della coscienza.

4) Antistaminico

Può essere consigliato contro l’asma e le allergie respiratorie.

Utilizzi dell’olio essenziale di Melissa

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, come rilassante ambientale.

Uso interno: 2 gocce di olio essenziale di melissa in un cucchiaino di olio di oliva o di miele da sciogliere in una tisana o in una tazza d’acqua calda, da bere dopo i pasti.

Uso esterno: preferibilmente diluito al 20% in un olio vegetale, applicarlo localmente sulla pelle, 2 volte al giorno. In caso di insonnia, 2 gocce in un olio vettore da massaggiare sulle tempie e sull’addome per calmare, rilassare e indurre al sonno.

Utilizzi in cosmetica: in acque toniche e in sieri di bellezza, ha un effetto rigenerante. Utile nel caso di trattamento delle smagliature. Rinfresca e schiarisce la carnagione. E’ benefico per la pelle grassa o impura.

Controindicazioni

Se ne sconsiglia l’uso in persone affette da ipotiroidismo e in caso di terapie a base di ormoni tiroidei.
E’ da evitare anche in caso di glaucoma perché può aumentare la pressione endoculare.

E’ necessario attenersi alle dosi consigliate, altrimenti può verificarsi l’effetto opposto a quello desiderato, causando ansia e agitazione.

Olio Essenziale di Pino

Nome botanico: Pinus sylvestris
Famiglia botanica: Pinaceae

Il pino silvestre è un grande albero sempreverde, originario sia dell’Europa che dell’Asia settentrionale e può raggiungere anche i quaranta metri di altezza.
  Le foglie sempreverdi sono aghiformi, raggruppate in mazzetti, lunghi circa 3-5 cm (talvolta fino a 10 cm), di colore verde glauco, ritorti e con guaine brunastre alla base.
I fiori formano piccoli coni sessili, penduli, producono dei coni rossastri, globosi e generalmente isolati, eretti all’impollinazione, in seguito pendenti, che diventano degli strobili (pigne).
I frutti sono le pigne, ovali, circa 3-7 cm, con cortissimo picciolo; inizialmente verdi, poi grigio-marroncine scure: si trovano in coppie o in gruppi sugli steli ricurvi.  Le pigne maturano e liberano i semi in tre anni.

Presso gli Assiri era considerato il “guardiano della vita”.

Da sempre, il pino è considerato simbolo di virilità e albero della vita, tanto che nella mitologia greca, il pino, altri non è che Attis, il servitore eunuco che guida il carro della dea Cibele e trasformato da Zeus in quest’albero, in onore del suo sacrificio.
  Secondo il mito, Attis era compagno di caccia e amante di Agdistis, demone bisessuale nato dall’unione di Zeus e Cibele. Il re di Pessinunte, Mida, volle dare in sposa ad Attis sua figlia.  Durante il banchetto nuziale, Agdistis innamorato e tradito dal giovane, per vendetta lo fece impazzire, facendolo fuggire sui monti, dove l’uomo si recise i genitali sotto un pino.
Alcune varianti dicono che Attis sia poi resuscitato o comunque fu salvato da Cibele che afferrandolo per i capelli lo trasformò in quest’albero, non appena toccò il terreno.

Anticamente, gli aghi di pino venivano utilizzati dagli Indiani d’America per riempire i materassi allo scopo di tenere lontane pulci e insetti.

Dalla resina che tende a formarsi sul tronco si estrae, per distillazione a vapore, l’essenza di trementina, un liquido trasparente, ambrato, dall’odore forte e dal sapore acre, amaro, da secoli usata per numerose indicazioni terapeutiche tra cui la bronchite, i reumatismi e affezioni della pelle.

Parte della pianta utilizzata: aghi.
Processo di estrazione: distillazione a secco e a vapore degli aghi; distillazione a secco dei trucioli di legno che, però, produce un olio essenziale inferiore.
Principali costituenti chimici: idrocarburi monoterpenici, pinene, carene, limonene, mircene, canfene, bornilacetato, cineolo, borneolo, citrale.
Nota: base.
Intensità dell’odore: elevata (profumo fresco, legnoso, terrestre, balsamico).
Si miscela bene con: cannella, cipresso, lavanda, rosmarino, maggiorana, timo.

Proprietà dell’olio essenziale di Pino

1) Tonificante

Aiuta a sentirsi subito efficienti al risveglio, indicato nei casi di ipotensione e insufficienza cardiaca. Viene utilizzato per togliere il senso di stanchezza alle persone affaticate o sotto stress, in caso disturbi del sonno o di esaurimento nervoso.  Per questa sua azione stimolante, sull’olio essenziale può essere d’aiuto nella cura dell’impotenza, della frigidità, in caso di disturbi sessuali o diminuzione della libido.

2) Espettorante

Se inalato fluidifica il catarro facilitandone l’eliminazione. Viene perciò utilizzato in caso di raffreddore, sinusite, influenza, tosse, laringite, bronchiti acute e croniche, nelle sindromi influenzali, asma.  L’aroma fresco e balsamico aiuta a purificare l’aria degli ambienti.

3) Antisettico delle vie urinarie

L’olio essenziale di pino silvestre, oltre ad essere un buon diuretico, agisce come antinfiammatorio delle vie urogenitali, dimostrandosi efficace nei casi di uretrite, prostatite, cistite, e leucorrea. L’uso esterno o interno di quest’olio essenziale, grazie alla sua azione diuretica, giova nella gotta e nei reumatismi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Pino

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, per purificare gli ambienti.

Suffumigi: contro le malattie da raffreddamento, in una bacinella di acqua bollente, mettete 15 gocce di olio essenziale di pino, coprite il capo con un asciugamano e inspirate col naso profondamente. Interrompete brevemente, di tanto in tanto, e continuate a inspirare finché l’acqua sprigionerà vapore.

Uso interno: 2 gocce di olio essenziale di pino in un cucchiaino di miele, 3 volte al giorno dopo i pasti principali, contro ritenzione idrica, infezioni delle vie urinarie e reumatismi.

Utilizzi in cosmetica: qualche goccia in bagnoschiuma o docciaschiuma per una pulizia del corpo tonificante e rinfrescante.

Viene utilizzato nei dopobarba e nei profumi maschili.

Controindicazioni

Non tossico e non irritante (tranne ad alte concentrazioni), ma può causare sensibilizzazione in alcuni individui. Non usare in gravidanza e in presenza di irritazioni e allergie cutanee.

pino-silvestre

Olio Essenziale di Issopo

Nome botanico: Hyssopus officinalis
Famiglia botanica: Lamiaceae

Pianta aromatica perenne di 20-60 cm che cresce spontanea nei terreni montani di tutta Italia, è tra le più ricche di oli essenziali.

A portamento cespuglioso, è formata da fusti eretti, esili, alti fino a 60 cm.  Le foglie sono piccole, oblunghe e strette da 2-5 cm, di un bel colore verde intenso, con nervature in rilievo.  I fiori sono piccoli, bluastri, riuniti in spighe unilaterali.  Il frutto è un tetrachenio che contiene un solo seme nero e rugoso.

L’Issopo è una di quelle erbe conosciute da tempi remoti, dai popoli più antichi, al punto che già nella Bibbia compare un riferimento come cura della lebbra.

L’antica medicina popolare consigliava di berne il succo per espellere il feto morto, in caso di aborto.

Parte utilizzata della pianta: sommità fiorite.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: chetoni (pinocamphene, iso-pinocamphene).
Nota: cuore
Intensità dell’odore: media.
Si miscela bene con: cardamomo, legno di cedro, cannella, coriandolo, cipresso, incenso, mandarino, arancio, sandalo.

Proprietà dell’olio essenziale di Issopo

1) Tonificante

Se inalato, dona sostegno in caso di disturbi emotivi come, ansia e depressione, stimola il sistema nervoso ed è utile in caso di stanchezza psicofisica e stress. Rafforza la spiritualità, rende la mente più chiara e lucida.

2) Espettorante per le vie respiratorie

I suoi ambiti di applicazione sono legati ai disturbi tipici dell’inverno, come tosse, influenza, raffreddore, mal di gola. In particolare, l’olio essenziale d’Issopo è mucolitico, cioè svolge un’azione decongestionante su bronchi e polmoni. Quindi è indicato in tutte le forme di tosse, sia grassa sia secca: nel primo caso, aiuta a eliminare il catarro, mentre nel secondo aiuta a fluidificarlo, permettendone l’espulsione. Infine, è di sollievo durante gli attacchi d’asma.

3) Astringente

Come altri oli essenziali balsamici, se diluito al 10% in olio di mandorle dolci, e massaggiato dolcemente, svolge un’azione antinfiammatoria e decongestionante in caso di versamenti su edemi, ecchimosi, tumefazioni, ematomi, varici, fragilità capillare e cellulite.

4) Digestivo

Interviene con efficacia anche sulla digestione, soprattutto se lenta, e sul problema dell’aerofagia, poiché elimina i gas che si formano nell’intestino, nei catarri intestinali e nelle dispepsie.  Due gocce di olio essenziale di issopo in un cucchiaino di miele alla fine del pasto, sia a pranzo che a cena, risolve l’indigestione; previene e ostacola il meteorismo.

Utilizzi dell’olio essenziale di Issopo

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, per purificare gli ambienti.

Suffumigi: contro tosse e catarro, mettete 10-15 gocce di olio essenziale di Issopo in una bacinella d’acqua bollente. Coprite il capo con un asciugamano e inspirate profondamente col naso, interrompendo di tanto in tanto. Fate questi suffumigi, due volte al giorno, in caso di congestione delle vie respiratorie.

Bagno rilassante: versate 20 gocce di olio essenziale di Issopo nella vasca da bagno e immergetevi per 10 min, contro stanchezza e stati di esaurimento.

Uso interno: diluite 2 gocce di olio essenziale di Issopo in 1 cucchiaino di miele sciolto in 1 bicchiere di acqua calda, per fluidificare il catarro e combattere gli stati influenzali. Se assunto dopo i pasti, si usufruirà dell’azione digestiva.

Controindicazioni

Controindicato in gravidanza (tossico per il feto) e in soggetti epilettici per la presenza di chetoni.

issopo

Olio Essenziale di Salvia Sclarea (Erba moscatella)

Nome botanico: Salvia sclarea

Famiglia botanica: Lamiaceae

Pianta perenne e sempreverde, di aspetto cespuglioso, che può raggiungere l’altezza di 1 metro, molto decorativa sia per il suo fogliame, che per i fiori, è originaria del bacino mediterraneo, dove oggi ne esistono numerose coltivazioni a scopo industriale, soprattutto in Francia e in Marocco.

Il fusto è eretto, di diametro 5-9 mm, con peli crespi di 1-2 mm. 
 Le foglie sono molto grandi di colore verde con sfumature porpora; quelle inferiori sono grandi (fino a 20 cm.), ricoperte da uno strato uniforme di peluria e appaiono vellutate; le foglie superiori sono irregolarmente dentellate.
 I fiori si sviluppano in un’infiorescenza ampia, con rami eretto-patenti; le brattee sono membranose, violacee, di 23 cm; il calice è con tubo ispido di 7 mm e denti spinulosi di 35 mm.  I frutti sono piccoli acheni.

Nell’antichità, era considerata una pianta sacra.  Il suo nome deriva dal latino salvere, da cui “salvare”, perché creduta benefica per qualsiasi male.  Nel Medioevo si usava mettere qualche foglia, ricca di olio essenziale, in bocca, prima di andare a dormire, per favorire sogni divinatori o risolutivi di problemi. Infatti, uno dei nomi con cui era definita la salvia sclarea anticamente era “occhio chiaro”.  Si supponeva che rinforzasse la vista e lo sguardo interiore, cioè che aiutasse a “vedere” più chiaramente.

Il suo utilizzo nella tradizione popolare era circoscritto a problemi digestivi, disturbi femminili e di origine nervosa, quali l’ansia, attacchi di panico e l’insonnia, come disinfettante delle ulcerazioni e per calmare le infiammazioni delle vie respiratorie e della gola.

E’ una pianta conosciuta anche con il nome di Erba moscatella.

Parte utilizzata della pianta: sommità fiorite e foglie
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. L’estrazione con solvente produce piccole dosi di assoluto.
Principali costituenti chimici:linalilacetato, linalolo, pinene, terpineolo, geraniolo, germacrene. Sono presenti anche dialcoli diterpenici estrogeno-like.
A differenza della salvia officinalis, il livello di tujone è minimo mentre la canfora praticamente assente.
A seconda della tecnica produttiva utilizzata:
– la distillazione in corrente di vapore favorisce l’acetato di linalile;
– l’insilaggio (fermentazione), favorisce il linalolo e l’alfa-terpineolo.
Nota: testa-cuore.
Intensità dell’odore: media.
Si miscela bene con: bergamotto, cipresso, franchincenso, geranio, pompelmo, ginepro, gelsomino, lavanda, sandalo.

Proprietà dell’olio essenziale di salvia sclarea

1) Rilassante

Se inalato induce calma e serenità in presenza stress, nervosismo, angoscia, paure, paranoie. Ottimo supporto per superare le crisi di mezza età e la menopausa, per le persone che non osano più, i rassegnati che si sentono “troppo vecchi” e vivono in uno stato di depressione.  Agisce a livello emozionale, sulla nostra creatività permettendoci espressioni e “licenze poetiche” degne di artisti nati; infonde coraggio per realizzare progetti creativi o sostenere gli esami.

2) Equilibrante del sistema ormonale femminile

Diluita in olio di mandorle e massaggiata sul corpo, gli spiccati effetti sul sistema riproduttivo influiscono beneficamente sulle somatizzazioni derivate dal loro disequilibrio, come ristagni linfatici, cellulite, sindrome premestruale, vampate della menopausa, dolori mestruali, amenorrea o mestruazioni abbondanti, alopecia dovuta a squilibri ormonali. 

3) Espettorante

Viene utilizzato nel trattamento delle bronchiti croniche, dell’asma, e tosse provocata da influenza.

4) Deodorante

Interviene sia sulla secrezione eccessiva di sudore nelle mani, ascelle, piedi, chiamata iperidrosi; sia come antibatterico sui microrganismi che producono i cattivi odori, per cui risulta estremamente efficace nelle risoluzioni delle problematiche legate alla sudorazione.

5) Depurativo

Assunto 2 gocce in un cucchiaino di miele, ha proprietà disintossicanti su fegato e reni, utile anche per trattare febbri intermittenti, intossicazioni e diarrea.

6) Cicatrizzante

Sulla pelle ha un’azione antinfiammatoria, antimicrobica e ripara il tessuto cutaneo. È indicato in caso di afte, dermatiti, piaghe, punture d’insetto, ulcere della pelle, acne, infezioni fungine come micosi e candidosi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Salvia sclarea

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Salvia sclarea per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni.

Semicupio: preparate l’acqua fino a coprire tutto il bacino. Aggiungete 8 gocce di essenza di Salvia sclarea e rimanete immersi per almeno un quarto d’ora. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno contro le irritazioni urogenitali.

Gargarismi: in un bicchiere di acqua tiepida mettete 5 gocce di Salvia sclarea. Fate sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro afte, gengive deboli e sanguinanti, nelle stomatiti e nelle laringit.

Lozione per capelli: diluita al 5- 10% in acqua, come trattamento per bloccare l’alopecia e purificare il cuoio capelluto.

Controindicazioni

Contrariamente alla varietà “officinale” non irrita, non dà sensibilizzazione e non è tossica, ma preso in dosi elevate causa sonnolenza, paralisi e convulsioni.

L’olio essenziale di salvia sclarea è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.  Se ne sconsiglia l’uso in concomitanza con medicinali, sostanze a base di ferro e  bevande alcoliche.

salvia sclarea

 

Olio Essenziale di Basilico

  1. Stimolante sul sistema nervoso
  2. Riequilibrante la flora intestinale
  3. Decongestionante
  4. Antisettico
  5. Analgesico
  6. Digestivo
  7. Repellente per insetti

Ocimum basilicum-basilico

Nome botanico: Ocimum basilicum
Famiglia botanica: Lamiaceae

Pianta erbacea annuale, originaria dell’Asia, in particolare dell’India, oggi coltivata in molti paesi del mondo, a quasi esclusivo uso culinario, è normalmente coltivata come pianta aromatica.

Dedicato a Visnù e Krsna, in India è considerato una pianta sacra, mentre nella Medicina Ayurvedica è indicato con il nome di Tulsi, ed è utilizzato nella cura di molti disturbi.
Il nome deriva dal greco basilikon da basileus che significa “re”. Alcune interpretazioni ritengono sia così chiamato perché usato per produrre profumi per il re. Tra gli antichi Egizi, il basilico conservò una simbologia legata alla morte, ritenuto di buon auspicio per l’aldilà e usato, quindi, per le imbalsamature. I Cinesi e gli Arabi ne conoscevano le proprietà medicinali.
Ai tempi di Greci e Romani, il basilico non era tenuto in buona considerazione: simbolo di sfortuna e di odio, tanto che Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta capacità di generare stati di torpore e di pazzia, mentre secondo Crisippo poteva essere dannoso per lo stomaco e per il fegato.

Utilizzato in cucina per le sue qualità aromatiche, è digestivo e rilassante. Produce un olio essenziale di qualità che ha qualità antispastiche.

Le varietà di basilico sono numerose, ma in aromaterapia quelle più utilizzate sono le tre sottospecie del basilico comune: basilico lattuga, basilico genovese e basilico minimo, dai chemiotipi differenti, secondo l’origine geografica.
Il basilico santo (Ocimum sanctum), anch’esso originario dell’India, appartiene ad una specie diversa.

Parte utilizzata della pianta: foglie.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: fenoli metileteri (metilcavicolo fino al 75%), monoterpenoli (linalolo dal 20 al 50%, secondo le varietà).
Produttori: India, Isole dell’Oceano Indiano, Vietnam.
Nota: testa.
Colore: giallo chiaro.
Odore: speziato, aromatico.
Si miscela bene con: per favorire la digestione, unire con oli essenziali di dragoncello, menta piperita, maggiorana, cumino e semi di angelica.
Costo: economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Basilico

1) Stimolante sul sistema nervoso

Oltre a svolgere un’azione antidepressiva, favorisce il rilassamento. L’olio essenziale di basilico è indicato in caso di affaticamento mentale, surmenage intellettuale; può anche essere utilizzato per contrastare ansia, insonnia, cinetosi, vertigini e stress.

L’olio essenziale di basilico ha un effetto tonificante ed energetico notevole. Agisce direttamente sul sistema nervoso centrale e può essere utilizzato tutte le volte in cui c’è bisogno di ritrovare un po’ di equilibrio dopo situazioni di forte stress fisico o psicologico.  E’, infatti, indicato per i mal di testa legati alla tensione accumulata, per le emicranie con nausea e vomito connesse a indigestione.

Utile anche quando la vita è caratterizzata da troppe preoccupazioni, se la cefalea dipende da un accumulo di pensieri, ansie e preoccupazioni o depressione.

L’olio essenziale di basilico alleggerisce la mente e i pensieri, permettendo alla testa di purificarsi e di diventare più libera, attiva e reattiva.

E’, infine, in grado di potenziare le funzioni intellettive: chiarezza mentale, concentrazione, memoria e riflessi.

Per la tradizione indiana, è un olio essenziale in grado di aprire il cuore alla pratica religiosa e alla devozione, rafforzando la compassione.

2) Riequilibrante la flora intestinale

Due gocce in un cucchiaino di miele, è utile per ripristinare le condizioni microbiologiche e fisiologiche ottimali della flora batterica e per proteggerla da fermentazioni acide o da attacchi infettivi di funghi, lieviti ed enterobatteri Gram (-).

3) Decongestionante

Se inalato, aiuta ad aprire delle vie respiratorie congestionate, fluidifica e aiuta a espettorare il catarro, in caso di asma, influenza, raffreddore, bronchiti e sinusiti. Alcune gocce diluite, nel naso aiutano contro la perdita dell’odorato (anosmia).

4) Antisettico

Per le proprietà antimicrobica è impiegato nel trattamento degli stati febbrili e influenzali, malattie infettive e nelle affezioni delle vie urinarie, come la cistiti da coliformi.

5) Analgesico

Può esser utilizzato sia nel trattamento sintomatico di dolori articolari dovuti a gotta, artrite e mal di testa, sia come antinfiammatorio in caso di edemi e congestioni ematiche.

6) Digestivo

Efficace nella risoluzione di digestioni difficili, aiuta a ridurre il gonfiore addominale, grazie alla sua azione carminativa; mentre le proprietà antispastiche svolgono un’importante funzione nel contrastare spasmi e dolori mestruali.

7) Repellente per insetti

Se diffuso negli ambienti, è un rimedio molto efficace contro le zanzare e per prevenire morsi e punture di insetti fastidiosi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Basilico

Uso interno: 1-2 gocce dopo i pasti in un cucchiaino di olio d’oliva, di pasta di mandorle, di sesamo o di miele, 3 volte al giorno, per una settimana, in casi di digestioni difficili, dispepsia, atonia gastrica, nausea e attacchi di vomito, contro le infezioni e tutti i disturbi intestinali.
Uso esterno: applicare localmente sul plesso solare, sull’inguine o sull’addome, diluito al 20% in un olio vegetale; in caso di gonfiore o nodo allo stomaco, 1 goccia pura sul plesso solare; 10 gocce in una crema neutra, mescolate e massaggiate sulla pelle per irritazioni cutanee, dopo la puntura di insetti o morsi di animali velenosi; e per la cura della pelle edematosa e congesta.
Uso cosmetico: utile per la pelle mista. Aggiunto allo shampoo, rinforza i capelli e ne riduce la caduta. Usato in lozioni, stimola la crescita dei capelli. Nei bagnodoccia, ha un’azione energizzante. Aggiunto ad una crema per il viso, ha un effetto antiage, grazie alla sua azione antiossidante che protegge la cute dai radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento cellulare.
Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni nei disturbi emotivi causati da stress e per tenere lontani gli insetti d’estate.

Controindicazioni

Se ingerito a bassi dosaggi, l’olio essenziale di Basilico è atossico e non causa alcun effetto di sensibilizzazione. Tuttavia, come per la maggior parte degli oli essenziali, va evitata l’assunzione in gravidanza, in allattamento e in bambini al di sotto dei sei anni.

Può esser irritante, se usato puro su pelli delicate.