Olio Essenziale di Timo

  1. Antinfettivo
  2. Disinfettante
  3. Antibatterico
  4. Antiparassitario
  5. Antimicotico
  6. Antivirale
  7. Tonico
  8. Immunostimolante

Thymus Vulgaris - TimoNome botanico: Thymus vulgaris
Famiglia botanica: Lamiaceae
Altri nomi: Timo rosso (ct timolo), Timo bianco (ct linalolo)

Pianta arbustiva, aromatica, perenne, alta fino a 30 cm, cresce in Europa nell’area occidentale-mediterranea e può spingersi fino ad altezze considerevoli (1500 m). Spontaneo o coltivato, il Thymus vulgaris è una specie che predilige ambienti secchi, leggeri, calcarei e soleggiati.

Il nome della pianta deriva dal termine greco thymos, o thumòs, che significa “coraggio”.  Gli Egizi già conoscevano la sua potente attività antisettica, tanto da utilizzarlo, come ingrediente, nella pratica imbalsamatoria, per arrestare il processo di putrefazione dei tessuti.
Si trovano tracce delle sua conoscenza negli scritti di Ippocrate e Dioscoroide, in quanto era usato dai Greci per fare delle fumigazioni per scongiurare il contagio di malattie infettive.
I filosofi dell’antica Roma erano soliti bere un infuso di timo prima di dedicarsi ai loro studi, in quanto credevano che tonificasse la mente e favorisse la concentrazione e la determinazione.
Nel Medioevo, i medici della Scuola Salernitana consigliavano alle persone depresse di respirare direttamente dalla pianta il profumo del timo.
Nella tradizione popolare, il timo è utilizzato, oltre che come spezia, nel trattamento delle infezioni respiratorie e urinarie, soprattutto per tosse e cistite.

Parte utilizzata della pianta: sommità fiorite.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici
– olio essenziale di timo ct timolo: fenoli dal 30 al 40%, monoterpeni 40% (paracimene 20%, gamma-terpinene 15%, mircene, etc.), monoterpenoli 5-10%.
– olio essenziale di timo ct 4-tuianolo (30%): monoterpenoli (mircene-8-olo 12%, 1-terpinene-4-olo 10%, linalolo), esteri 10% (acetato di 8-mircenile-5%), monoterpeni (alfa- e gamma-terpinene dal 3 al 5%, alfa-pinene, alfa-tuiene, limonene etc.).
– olio essenziale di timo ct linalolo (80%), monoterpenoli (tuianolo-4 5%, etc.), esteri dal 5 al 15% (acetato di linalile etc.).
– olio essenziale di timo ct geraniolo (30%): monoterpeno (linalolo 3%, tuianolo-4 3%, 1-terpinene-4-olo 7%), esteri (acetato di geranile 40%, propionato di geranile etc.), monoterpeni.
– olio essenziale di timo ct cineolo: ossidi (1,8 cineolo 30%), monoterpeni (canfene, mircene 5%, etc.), monoterpenoli (15%), chetoni (borneone 10%).
olio essenziale di timo ct paracimene: monoterpeni (paracimene maggioritario, gamma-terpinene), esteri (acetato di farnesile)
– altri componenti: sesquiterpeni (beta-cariofillene 2%), fenoli (carvacrolo dal 2 al 5%).
Paesi produttori: regioni del Mediterraneo, Spagna.
Nota: base, cuore (olio essenziale di timo ct geraniolo).
Colore: giallo chiaro.
Odore: aromatico, speziato.
Si miscela bene con: oli essenziali antinfettivi, come quelli di tea tree, saro, canfora bianca ct cineolo, cannella.
Costo: da costoso a molto costoso a seconda del chemiotipo.

Proprietà dell’olio essenziale di timo

L’olio essenziale di timo (Thymus vulgaris) ha molti chemiotipi, ognuno dei quali ha proprietà diverse:

  • chemiotipo timolo (ct timolo) ha proprietà antinfettive;
  • chemiotipo linalolo (ct linalolo )ha proprietà antibatteriche, antimicotiche (dermatiti, herpes), virucide, antiparassitarie;
  • chemiotipo tujanolo (ct tujanolo) ha proprietà  neurotoniche e antimicrobiche;
  • chemiotipo cineolo (ct cineolo) ha proprietà decongestionanti bronco-polmonari, antivirali;
  • chemiotipo carvacrolo (ct carvacrolo) ha proprietà antimicrobica e antinfiammatoria;
  • chemiotipo paracimene (ct paracimene) ha proprietà antalgiche, per uso topico in caso di reumatismi e di artrosi;
  • chemiotipo geraniolo (ct geraniolo) ha proprietà antibatteriche, antimicotiche, antivirali;
  • chemiotipo terpineolo (ct terpineolo) ha proprietà antibatteriche e antifungine.

Vediamo i chemiotipi che hanno una maggiore diffusione commerciale.

1) L’olio essenziale di timo ct timolo: antinfettivo, disinfettante, antibatterico, antiparassitario, antimicotico, antivirale, immunostimolante, tonico.

Uno dei più potenti antisettici e antimicrobici ad ampio spettro, in generale trova impiego per tutte le infezioni di entità severa.
E’ efficace contro le infezioni delle vie respiratorie (tosse, raffreddore, bronchite, laringite, rinofaringite, sinusite, tonsillite), intestinali (parassiti, gastroenterite), urinarie (cistite, prostatite) e ginecologiche (vaginite, candidosi). E’ anche tonico e immunostimolante.
Se inalato, svolge un’azione stimolante e ricostituente. Risulta utile in caso di stanchezza fisica e mentale, mal di testa, astenia. Migliora la memoria e l’attività cerebrale, contrastando insonnia e depressione.

2) L’olio essenziale di timo ct tuianolo: antibatterico, antivirale, fungicida (contro le micosi), stimolante del sistema immunitario e nervoso. Stimola e protegge il fegato (favorisce la rigenerazione del fegato e combatte infezioni e intossicazioni, si usa in caso di cirrosi ed epatite virale); stimola la microcircolazione cutanea (utile in caso di mani e piedi freddi). E’ indicato contro le infezioni respiratorie (tosse, raffreddore, tonsillite, faringite, sinusite, otite), orali (gengivite, stomatite), urinarie (cistite, prostatite), ginecologiche (vaginite, candidosi) e cutanee (infiammazioni della pelle).

3) L‘olio essenziale di timo ct linalolo è antifungino, antinfettivo, vermifugo, stimolante del sistema nervoso e astringente per la pelle.

Rimedio ad ampio spettro, in generale trova impiego per tutte le infezioni di leggera entità.

E’ consigliato contro le infezioni gastrointestinali (enterocoliti o infezioni parassitarie causate da vermi, ossiuri e ascaridi) e delle vie respiratorie, urinarie e ginecologiche (candidosi, cistite, leucorrea, malattie infiammatorie pelviche, vaginiti, prostatiti) e contro le verruche.

4) L’olio essenziale di timo ct geraniolo è antimicotico ad ampio spettro; antinfettivo delle vie respiratorie, intestinale, urinario e della pelle. E’ anche astringente e antivirale.

5) L’olio essenziale di timo ct cineolo è un antinfettivo delle vie respiratorie (tosse, raffreddore, sinusiti, rinofaringiti, tracheiti, bronchiti) e dei parassiti cutanei (scabbia, tigna, pidocchi, acari, etc.). E’ anche immunostimolante.

6) L’olio essenziale di timo ct paracimene è antinfiammatorio perché, grazie all’azione analgesica, può essere massaggiato in caso di dolori reumatici, artrite, artrosi, contusioni, distorsioni e strappi muscolari.

Utilizzi dell’olio essenziale di Timo

Uso interno: per l’olio essenziale di timo ct timolo, diluite al 10% in un disperdente idrolipidico e prendete 10 gocce diluite, 3 volte al giorno, oppure su capsule gastro-resistenti (2 capsule al giorno). Per gli altri oli essenziali di timo, 1 goccia in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 2 volte al giorno per una settimana.
Per uso esterno: per applicazione locale, diluite al 10%, l’olio essenziale di timo ct timolo in un olio vegetale. Gli altri oli essenziali di timo possono essere diluiti di meno.

Uso cosmetico

  • olio essenziale di timo ct tuianolo: efficace sulla cellulite avanzata, da usare in piccole dosi in olio da massaggio.
  • olio essenziale di timo ct linalolo: utile in caso di acne e pelle grassa.
  • olio essenziale di timo ct geraniolo: pelle impura con infezioni alle ghiandole sebacee.

Uso nei diffusori: l’olio essenziale di timo, indipendentemente dal suo chemiotipo, purifica l’aria, armonizza e riequilibra il sistema nervoso; risveglia l’intelligenza, la memoria e la capacità di concentrazione.

Controindicazioni

1) olio essenziale di timo ct timolo: è sconsigliato l’uso esterno, se utilizzato puro (è caustico per la pelle) e in uso interno prolungato (può esser tossico per il fegato). Assunto per uso interno, è buona norma associarlo con piante protettive del fegato, come il cardo mariano.
Non usate in gravidanza, durante l’allattamento, nei bambini al di sotto di 12 anni, in caso di ipertensione,  ipertiroidismo, epilessia.
E’ un olio molto aggressivo e potente da usare con perizia e a piccole dosi.

2) olio essenziale di timo ct tuianolo: non usate in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini al di sotto di 6 anni. Questo chemotipo non è aggressivo e si può impiegare con relativa tranquillità.

3) olio essenziale di timo ct linalolo: non usate in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini al di sotto di 6 anni. Questo chemotipo non è aggressivo e si può impiegare con tranquillità.

4) olio essenziale di timo ct geraniolo: non usate in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini al di sotto di 6 anni. Questo chemotipo non è aggressivo e si può impiegare con tranquillità.

Olio Essenziale di Coriandolo

  1. Digestivo
  2. Antibatterico, antivirale, antiparassitario
  3. Tonico
  4. Antinfiammatorio e antidolorifico

Coriandrum_sativum_CoriandoloNome botanico: Coriandrum sativum
Famiglia botanica: Apiaceae

Il nome della pianta di coriandolo, deriva dal greco koros, che significa scarafaggio. Infatti, quando è fresca emana un odore sgradevole che, però, migliora con l’invecchiamento (infatti, la pianta è conosciuta anche con il nome di “erba cimice”).
Nell’antichità, per i Greci aveva fama di inibire il desiderio sessuale, mentre in Oriente era ricercato per le sue virtù inebrianti ed afrodisiache. Gli Egizi aggiungevano il coriandolo al vino per aumentare lo stato di ebbrezza.
La medicina cinese utilizza l’intera erba nel trattamento di dissenteria, emorroidi e nausea. E’ impiegato nella preparazione del curry.

La pianta del coriandolo è originaria dell’Europa centrale ma cresce, ormai diffusissima, in coltivazioni anche nell’Europa meridionale, in Russia, Olanda, Germania, Egitto, Arabia, Marocco, India, Giappone, Paraguay, Messico, Guatemala ed in alcuni stati dell’America settentrionale.

L’olio essenziale di coriandolo è impiegato molto nell’industria alimentare, della carne, dei salumi, di salse e dei liquori. E’ largamente diffuso come agente aromatico in prodotti farmaceutici e cosmetici. Si impiega anche per aromatizzare i tabacchi. E’ anche un ottimo rimedio per i problemi digestivi. E’ anche un eccellente tonico psichico.

Parte della pianta utilizzata: semi e foglie.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici

  • semi: monoterpenoli (linalolo 70%), monoterpeni (alfa-pinene, gamma-terpinene, limonene), esteri (acetato di geranile 3%), furocumarine, chetoni (canfora).
  • foglie: aldeidi non terpeniche al 95% (decenale 20%, trans-2-decenale 30%, etc.) e monoterpeni.

Produttori: Paesi mediterranei.
Nota: testa.
Colore: da incolore a giallo paglierino.
Odore: dolce, legnoso, speziato.
Si miscela bene con: salvia sclarea, bergamotto, gelsomino, incenso, citronella, zenzero.
Costo: economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Coriandolo

1) Tonico digestivo

E’ consigliato contro i processi di fermentazione, le infiammazioni intestinali (colite), gas intestinali (è carminativo), di pesantezza postprandiale e dispepsia (disturbi digestivi dopo i pasti).

2) Antinfiammatorio

E’ usato per trattare reumatismi, artrosi e dolori muscolari.

L’olio essenziale ricavato dalle foglie è più specificatamente ansiolitico e antinfiammatorio.

Utilizzo dell’olio essenziale di Coriandolo

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 2 volte al giorno per una settimana.
Uso esterno: contro i dolori locali, applicare localmente sulla pelle, diluito al 20% in un olio vegetale, come quello di mandorle dolci.
Uso cosmetico: oli per il corpo e bagni rigeneranti e stimolanti che agiscono sulla circolazione sanguigna.

Controindicazioni

Evitare in caso di gravidanza, allattamento e nei bambini di ogni età. E’ fotosensibilizzante. A dosi elevate, può avere effetti stupefacenti ed irritare i reni.

Olio Essenziale di Abete Balsamico

  1. Espettorante e decongestionante
  2. Antinfiammatorio
  3. Antisettico

Abies_balsamea_abete balsamicoNome botanico: Abies balsamea
Famiglia botanica: Abietaceae

L’Abete balsamico è un piccolo albero sempreverde di medie dimensioni, nordamericano, nativo soprattutto del Canada centrale e orientale (dall’ isola di Terranova occidentale alla parte centrale dell’Alberta) e del nord-est degli Stati Uniti (dal Minnesota orientale al Maine, e a sud dai Monti Appalachi alla Virginia Occidentale).

Parte della pianta utilizzata: aghi.
Principi attivi: monoterpeni (alfa-pinene, beta-pinene, carene, limonene, beta-fellandrene), esteri (acetato di bornile), chetoni (piperitone, scarsamente presente).
Nota: testa.
Paesi produttori: Canada.
Colore: giallo pallido.
Odore: fresco, resinoso, balsamico.
Costo: economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Abete balsamico

1) E’ un espettorante e decongestionante delle vie respiratorie, contro bronchite, sinusite, raffreddore.

2) Antinfiammatorio, è indicato per artrosi e dolori articolari.

3) E’ un antisettico polmonare e delle vie urinarie, così come un tonico generale, utile in caso di affaticamento.

4) Sul piano psichico, libera dalle emozioni tosssiche, radica e aiuta a lasciar andare.

Utilizzo dell’olio essenziale di Abete balsamico

Uso esterno: diluito al 20% in un olio vegetale, applicate localmente sulla pelle, 2 volte al giorno per una settimana: sul torace, in caso di infezioni respiratorie; sulla zona lombare per stimolare le ghiandole surrenali, in caso di affaticamento.

Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, per produrre effetti riequilibranti sulla psiche.

Controindicazioni

Non vi sono controindicazioni note, ma occorre evitarne l’uso durante i primi tre mesi di gravidanza.

 

Olio Essenziale di Ginepro

Nome botanico: Juniper communis
Famiglia botanica: Cupressaceae

Arbusto ramoso o alberetto (1-10 m) sempreverde, comune in luoghi aridi, incolti o boschivi, fino 2.500 m di altitudine.  Le foglie sono lineari e aghiformi, pungenti, riunite in verticilli di tre. I fiori sono piccole infiorescenze; la pianta è dioica per cui quelle maschili sono piccoli coni ovoidali di colore giallastro, quelle femminili sono piccoli coni di colore verdastro.  I frutti sono pseudo-bacche di colore brunastro, chiamate “galbuli”, squamose e pruinose, ricche di olio essenziale, composte da 4 squame carnose saldate tra loro, e contenenti da 1 a 3 semi angolosi.

Noto fin dall’antichità, soprattutto per le sue proprietà depurative e antisettiche, i suoi rami venivano bruciati, per disinfettare le navi provenienti da zone in cui si erano verificate epidemie; cosa che viene fatta ancora oggi negli allevamento dei bachi da seta, per purificare i ricoveri degli insetti.

Dalla distillazione delle sue bacche, si ottiene un forte liquore chiamato appunto “gin”. Il ginepro era ed è tuttora, una pianta apprezzata dai montanari per aromatizzare grappe e arrosti.  I cacciatori sanno molto bene che i tordi sono ghiotti di galbuli di ginepro e che la loro carne assume per questo motivo un sapore particolarmente prelibato.

Parte utilizzata della pianta: bacche, resina.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore; dalla resina, si ottiene una piccola quantità di assoluto.
Principali costituenti chimici: soprattutto monoterpeni (pinene, turpinene, tujene, canfene, limonene.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: media (profumo fresco, dolce, balsamico).
Si miscela bene con: benzoino, bergamotto, cipresso, finocchio, franchincenso, geranio, pompelmo, arancio, lavanda, limone, lime, rosmarino, sandalo.

Proprietà dell’olio essenziale di Ginepro

1) Antinfiammatorio

Viene usato con beneficio contro mal di testa, reumatismi, artrosi, artrite, gotta e altre infiammazioni del sistema osteoarticolare: frizionando sulla parte dolorante una miscela di olio essenziale e olio vegetale, viene stimolata la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico.

2) Distensivo

Ottimo decontratturante per il sistema muscolare e tendine,o scioglie i muscoli ed è indicato soprattutto per gli atleti dopo l’attività fisica sportiva o in caso di tensione, dolori muswcolari, mal di schiena e stress.

3) Espettorante e anticatarrale

Per inalazione, è consigliato nel trattamento delle affezioni dell’apparato respiratorio, come tosse e raffreddore.

4) Antisettico delle vie urinarie

Come tutti gli oli essenziali, svolge un’azione antinfettiva e antibatterica, ma nel caso del ginepro, è specifica per l’apparato genito-urinario. É indicato per stimolare la diuresi e in caso di cistite, edemi, stasi linfatica, ritenzione idrica, cellulite.

Utilizzi dell’olio essenziale di Ginepro

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di ginepro per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, contro tosse e raffreddore e per disinfettare l’aria degli ambienti.

Bagno distensivo: nell’acqua della vasca, mettete 12 gocce di olio essenziale di ginepro.  Rimanete immersi nella vasca, al buio, per almeno una ventina di minuti.  Questo bagno risulta più efficace se fatto la sera, prima di coricarsi contro reumatismi e dolori muscolari.

Semicupio: contro la cistite, preparate l’acqua fino a coprire tutto il bacino. Aggiungete 8 gocce di essenza di ginepro e rimanete immerse per almeno un quarto d’ora. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno, finché persiste il disturbo.

Uso cosmetico: in 100 ml di olio di mandorle, diluite 25 gocce di ginepro. Mescolate bene e usate la miscela per massaggiare le gambe, partendo dal piede e risalendo fino alla zona dei fianchi. Ripetete quotidianamente, anche due volte al giorno, per combattere edemi e cellulite.

Controindicazioni

Può essere leggermente irritante.  Non è mai consigliabile un uso interno di quest’olio essenziale senza stretto controllo medico, comunque in nessun caso in gravidanza e in presenza di malattie renali.

ginepro

 

 

Olio Essenziale di Betulla

  1. Antinfiammatorio
  2. Drenante
  3. Antisettico
  4. Cicatrizzante

Nome botanico: Betula alba
Famiglia botanica: Betulaceae

Originaria dell’Europa centrale, del Canada, dell’Asia settentrionale, la betulla in Italia è più frequente sulle Alpi dove, a volte, forma boschi puri.
E’ l’albero sacro delle popolazioni siberiane, presso le quali riveste tutte le funzioni dell’Axis Mundi, pilastro cosmico.
Già nel Medioevo, l’acqua di betulla era molto nota per la sua proprietà di disgregare i calcoli urinari, mentre la sua linfa era ritenuta un rimedio efficacissimo contro i calcoli renali e della vescica.
L’essenza di betulla è impiegata in profumeria per la preparazione del “cuoio di Russia”, nell’industria alimentare, nei prodotti di igiene personale (saponi, shampoo, lozioni per capelli, dopobarba).

Parte utilizzata della pianta: corteccia.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: esteri (salicilato di metile), ossidi (cineolo).
Produttori: America settentrionale, Russia.
Nota: base.
Colore: giallo scuro.
Odore: di bruciato, di tabacco, a volte ricorda quello del cuoio.
Si miscela bene con: lavanda, limone, camomilla, sandalo, rosmarino, origano, cardamomo.
Costo: costoso.

Proprietà dell’olio essenziale di Betulla

1) Antinfiammatorio

L’azione rubefacente viene sfruttata in caso di artrite, artrosi, reumatismi, sciatica, in quanto determina il richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle, scaldando la zona e alleggerendo l’infiammazione agli strati sottostanti, proprio grazie alla sottrazione ematica.

2) Drenante

Previene problemi venosi e disturbi circolatori, in caso di gambe pesanti, gonfiori, edemi e ristagni linfatici; mentre per la proprietà diuretica, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e riduce nettamente l’impastamento e la componente dolorosa. L’olio essenziale di Betulla è perciò indicato in caso di obesità e cellulite e per eliminare i liquidi ristagnanti nei tessuti.

3) Antisettico

L’azione purificante dell’olio essenziale di Betulla è utilizzata per rivitalizzare i capelli grassi o con forfora grassa e per le pelli grasse o impure.

4) Cicatrizzante

E’ impiegato sulla pelle come ottimo rimedio in caso di problemi dermatologici, eczemi, psoriasi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Betulla

Uso esterno: applicate localmente sulla pelle, diluito al 20%, in caso di problemi dermatologici, cellulite, ritenzione idrica, artrite, artrosi, reumatismi, sciatica.
Uso cosmetico: per capelli grassi o con forfora, aggiungete qualche goccia di olio essenziale di betulla nello shampoo neutro; per pelli grasse o impure, aggiungete qualche goccia nella crema per il viso.
Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Betulla per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni per purificare l’aria.

Controindicazioni

Non presenta problemi di tossicità.
Evitare in caso di edemi dovuti ad insufficienza cardiaca o renale.
Il suo utilizzo è sconsigliato quando si assumono farmaci ad azione diuretica, antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti.
E’ controindicato per le persone allergiche ai salicilati.

 

Olio Essenziale di Vetiver

Nome scientifico: Vetiveria Zizanloides
Famiglia: Poaceae (Graminaceae)

L’olio essenziale di Vetiver è ricavato dalle radici della Vetiveria zizanoides, una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poacee. Ha fusto eretto (può arrivare anche a 2 metri di altezza), lunghe foglie lineari, fitte e intricate radici.
Emana un gradevole profumo.

Originaria delle zone meridionali dell’India, dello Sri Lanka e della Malesia, viene coltivata anche in molti altri paesi con un clima tropicale.

In Oriente, le radici venivano utilizzate per la creazione di canestri e stuoie e poi spruzzate di acqua per tenere lontani gli insetti dalle case. Era utilizzato anche per allontanare pulci e zecche dagli animali domestici.

Le radici di Vetiver sono un antico rimedio, utilizzato nella tradizione ayurvedica, per alleviare il mal di testa e abbassare la febbre.

Viene largamente usato in saponi, dopobarba, profumi, creme cosmetiche.

Parte utilizzata della pianta: radici e radichette.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. L’estrazione con solvente produce un resinoide.
Principali costituenti chimici: acido benzoico, vetiverolo, furfurolo, vetivone e terpeni.
Nota: base.
Intensità dell’odore: elevata.
Si miscela bene con: bergamotto, salvia sclarea, franchincenso, geranio, gelsomino, limone, lavanda, patchouli, rosa, sandalo, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Vetiver

1) Toniche

Utile in caso di esaurimento mentale, debolezza, astenia con forme di anemia. Il Vetiver calma e infonde forza, sicurezza. Ristora in caso di stress e iperattività. Sostiene la concentrazione.

2) Stimolanti ghiandolare e circolatorio

Indicato in caso di sindrome premestruale con tensioni addominali, mestruazioni irregolari. Svolge azione emmenagoga.

3) Antireumatiche e antispasmodiche

Allevia i dolori muscolari e artrosici, stimola la circolazione arteriosa e venosa.

4) Antisettiche

Svolge un’azione purificante della pelle. In particolare, contrasta l’eccesso di sebo, riequilibra la pelle grassa e la pulisce dalle impurità in caso di tendenza acneica.

5) Immunostimolanti

Sollecita la produzione di globuli bianchi, rafforza il sistema immunitario, sostiene l’organismo debole soggetto ad ammalarsi facilmente.

Utilizzi dell’olio essenziale di Vetiver

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di Vetiver, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni in caso di paura, ansia, instabilità, apprensione, depressione e sbalzi d’umore.

Bagno aromaterapico: per cancellare ansia e stress e per alleviare la depressione, aggiungete all’acqua della vasca 20 gocce di olio essenziale di Vetiver e rimanete immersi per circa 20 minuti. Dopo il bagno, praticate un leggero massaggio alle tempie e alla fronte con 2 gocce di olio essenziale di vetiver, diluite in un cucchiaino di olio di mandorle.

Impacchi: in caso di pelli grasse, acne e foruncolosi, mettete 10-12 gocce di olio essenziale di Vetiver, in 200 ml di acqua, bollita e raffreddata. Fate degli impacchi con compresse di garza sterile, due volte alla settimana.

Massaggio tonificante: aggiungete a 50 ml di olio di mandorle, 10 gocce di olio essenziale di Vetiver e 10 gocce di olio essenziale di Geranio.

Massaggio per stimolare il ricambio: aggiungere 12 gocce di olio essenziale di Vetiver in 50 ml di olio di mandorle dolci e massaggiare l’addome, ogni giorno, con qualche goccia di questa miscela.

Maniluvio e pediluvio: per stimolare la circolazione, in due bacinelle d’acqua calda, mettete in ciascuna, 10 gocce di olio essenziale di Vetiver. Immergete contemporaneamente mani e piedi, lasciandoli immersi per almeno un quarto d’ora. Ripetete maniluvio e pediluvio per venti giorni.

Uso cosmetico: in 50 ml di crema idratante, mettete 25 gocce di olio essenziale di Vetiver per normalizzare la pelle grassa. Mescolate a lungo e usate questa crema, dopo aver pulito il viso con cura, la sera prima di andare a letto.

Controindicazioni

Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e sui bambini. Da assumere solo esternamente.

vetiver

Olio Essenziale di Abete Bianco

1) Riequilibrante
2) Balsamico
3) Analgesico e antinfiammatorio

Abete bianco_Abies_albaNome botanico: Abies alba
Famiglia botanica: Pinaceae

L’abete bianco è un albero sempreverde, presente nei boschi e nelle regioni montuose dell’Europa centrale, dai Pirenei, attraverso le Alpi, alle montagne dei Balcani raggiunge un’altezza di circa 50 metri.

La chioma, di colore verde-blu cupo. La corteccia, negli esemplari giovani, è liscia, ha un colore bianco-grigio argenteo e presenta delle piccole sacche resinose che, se premute, diffondono odore di trementina. Le foglie sono persistenti (8-10 anni) e costituite da aghi appiattiti, rigidi e inseriti sui rami secondo una disposizione a pettine.
Altra caratteristica, tipica di questa specie, sono i rametti coperti da sottili peli di colore bruno chiaro. Le strutture comunemente chiamate “pigne” derivano dai coni femminili che possono lignificare e rimanere sui rami.

La Trementina è il prodotto più importante ricavato dall’abete bianco.

Parte utilizzata della pianta: aghi, rametti e coni.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: monoterpeni (limonene, fellandrene, pinene), esteri (acetato di bornile).
Nota: testa.
Colore: da incolore a giallo pallido.
Odore: fresco, resinoso, balsamico.
Costo: economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Abete Bianco

1) Riequilibrante
Se inalato, svolge un’azione antidepressiva, conferendo forza interiore nelle difficoltà, quando la visione del proprio cammino è buia o offuscata e si dubita di poter proseguire.  Quest’essenza è anche un rimedio tonico e stimolante, in quanto aumenta l’energia positiva; aiuta a sentirsi più forti e protetti in situazioni o con persone ostili.

2) Balsamico
Se vaporizzato nell’ambiente o massaggiato sul petto (per esempio, aggiunto in una crema neutra), è un ottimo rimedio decongestionante delle vie respiratorie, in quanto calma la tosse, scioglie il catarro e riduce la produzione muco, in caso di raffreddore o sinusite e malattie da raffreddamento.

3) Analgesico e antinfiammatorio
Se massaggiato, svolge un’azione rubefacente, cioè aumenta la vasodilatazione e la circolazione sanguigna locale, alleviando i dolori dell’artrosi, dell’artrite, sciatica, cervicale e dei reumatismi; sgonfia gli edemi e i gonfiori, e ha proprietà distensiva e antispasmodica su muscoli dolenti ed irrigiditi o in caso di crampi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Abete bianco

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di abete bianco, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni in presenza di fumo, cattivi odori e aria stagnante, oltre che nei locali in cui soggiornino persone malate.

Pomata balsamica e antireumatica: 10 gocce in una crema neutra, mescolare e massaggiare sul petto, tre volte al giorno, coprendo con un panno caldo di lana, in caso di bronchite e congestione delle vie nasali; oppure massaggiata sulle parti doloranti in caso di mal di schiena, cervicalgia, dolori, stiramenti muscolari.

Bagno distensivo: 10 gocce nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acqua, quindi immergersi per 10 minuti per usufruire dell’azione antinfiammatoria osteoarticolare. Utile anche in caso di gonfiori agli arti inferiori.

Suffumigi: per decongestionare e liberare le vie respiratorie, in una bacinella d’acqua bollente mettete 7 gocce di olio essenziale di abete bianco. Coprite il capo con un asciugamano e inspirate col naso a bocca chiusa, interrompendo di tanto in tanto, finché l’acqua non sprigionerà più vapore.

Utilizzi in cosmetica: nelle creme per il corpo, ha un effetto balsamico ed energizzante; ottimo per la sauna.

Controindicazioni

L’olio essenziale di abete bianco è controindicato in gravidanza, allattamento e in donne iperestrogeniche.
Ad alte concentrazioni può dare luogo a effetti di sensibilizzazione.
Si consiglia di evitarne l’uso esterno qualora siano presenti delle irritazioni cutanee.
Controindicato in caso di asma bronchiale e pertosse.