Olio Essenziale di Menta

Nome botanico: Mentha piperita
Famiglia botanica: Lamiaceae

La menta è originaria dell’Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il mondo, talvolta la trova allo stato selvatico insieme alle sue specie di origine. Infatti, le piante che appartengono al genere Mentha hanno uno straordinario potere di incrocio e di ibridazione e, perciò, si riproducono in diverse forme e subvarietà.  La menta piperita è ibrida tra la Mentha aquatica e la Mentha spicata (chiamata anche Mentha viridis).

Pianta erbacea perenne, fortemente aromatica, alta da qualche centimetro a circa 70 cm, con steli eretti e radici che si espandono notevolmente nel suolo.  Le foglie sono opposte, semplici, lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante.  I fiori sono raccolti in cime terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l’alto.  I singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due labbra, la superiore con un solo lobo, l’inferiore con 3 lobi disuguali. Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi.

Il nome “menta” deriva dal greco Mintha, una ninfa figlia di Cocito, uno dei cinque fiumi degli Inferi, amata da Plutone e trasformata in pianta dalla dea Persefone, sua sposa.  Secondo la mitologia, la dea scoprì il tradimento del marito e, presa da un impeto di gelosia, volle vendicarsi trasformandola in una piantina poca vistosa e all’apparenza insignificante, relegandola a crescere vicino le sponde del fiume paterno, in prossimità delle acque.
Tuttavia, per non sdegnare del tutto Plutone, permise che la piantina possedesse ancora qualcosa di piacevole in ogni parte del suo corpo: l’aroma fresco del suo profumo.

Già Plinio enumerò tutte le sue proprietà, esaltandone la fragranza, “in grado di eccitare l’animo e di stimolare l’appetito”.  I preparati a base di menta, secondo lo storico romano, guarivano l’angina tonsillare, gli sputi sanguigni della tubercolosi, il singhiozzo, il vomito, e aiutavano ad eliminare i parassiti.

Anche la Scuola Salernitana ne esaltava le proprietà vermifughe, mentre Mattioli spiegava: “ha in sé la menta un certo ché d’amarezza con la quale ammazza ella i vermini”.

Nel XVIII sec. Nicolò Lemery, nel suo Trattato delle droghe semplici, espose una sua interpretazione relativa alle presunte virtù eccitanti e toniche della pianta: “Mentha è dedicata a mente perché questa pianta fortificando il cervello, risveglia i pensieri o la memoria.”

Parte utilizzata della pianta: foglie e fiori
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore.
Principali costituenti chimici: citronellolo, geraniale, nerolo, citronellale, cariofillene, linalolo, limonene, geranilacetato.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: da medio a elevato (profumo fresco, forte, dolce-amaro, pungente).
Si miscela bene con: bergamotto, camomilla, franchincenso, geranio, zenzero, gelsomino, ginepro, lavanda, maggiorana, neroli, rosa, ylang ylang.

Proprietà dell’olio essenziale di Menta

1) Antistress

Se inalato, ha un effetto rinfrescante e rigenerante sulla psiche. Viene efficacemente impiegato per favorire la concentrazione durante lo studio per esami, o per migliorare il rendimento in ufficio. L’olio essenziale di menta svolge inoltre un’azione tonificante, utile in caso di affaticamento psico-fisico e problemi di tipo neurovegetativo, dovuti a stati di stress, ansia, insonnia, depressione.

2) Digestive

Se ingerito, una goccia in mezzo cucchiano di miele, è considerato uno dei migliori digestivi presenti in aromaterapia. L’olio essenziale di menta piperita è esplica azione stomachica, carminativa, colagoga e antispasmodica. È utile in caso di meteorismo, flatulenza, indigestioni, colite, diarrea, spasmi, dispepsie e quasi tutti i disturbi legati all’apparato digerente.

3) Antibatteriche

Le proprietà battericide della menta si sono dimostrate particolarmente efficaci nel neutralizzare diversi ceppi batterici, responsabili di tifo (Herbert) e tubercolosi (bacillo di Koch); contro lo stafilococco ed il proteus vulgaris, causa di enterocoliti e infezioni delle vie urinarie. L’olio essenziale di menta esplica azione antisettica e antipiretica che giova in caso di malattie da raffreddamento ed influenza, febbre, stomatiti e afte.

4) Antiparassitarie

E’ utilizzata in uso interno, per eliminare vermi intestinali, in quanto favorisce, in breve tempo, l’espulsione di parassiti.

5) Antiemetiche

Le proprietà calmanti di quest’essenza aiutano a diminuire il disagio di nausea e vomito, per questa ragione è consigliabile avere l’olio essenziale di menta sempre a portata di mano durante i viaggi, per contrastare il mal d’auto.

6) Rinfrescanti

E’ un disinfettante del cavo orale, molto utile per deodorare l’alito, contro l’alitosi. Grazie alle sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e antipruriginose è utile nel trattamento di foruncoli, tigna, scabbia e dermatosi.  Per queste proprietà calmanti viene efficacemente usata come rimedio contro le punture di insetti.

7) Antinfiammatorie

Se massaggiato localmente è utile per tutti i tipi di mal di testa, da quelli digestivi a quelli provenienti dal cambio di pressione. Ottimo anche per dare sollievo alle tensioni cervicali, dolori mestruali, in caso di distorsioni, dolori muscolari e reumatismi in quanto esercita un’azione analgesica e antireumatica.

Utilizzi dell’olio essenziale di Menta

Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di menta, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, per un effetto rigenerante e purificante negli ambienti dei fumatori e nelle stanze di chi studia.

Olio da massaggio: due gocce di menta in un cucchiaio di olio di mandorle e massaggiare localmente per crampi insistenti; cattiva digestione; sulle tempie in caso di mal di testa.

Chinetosi: contro mal d’auto, mal di mare e mal d’aria, mettere alcune gocce di olio essenziale di menta su un batuffolo di ovatta e annusarlo di tanto in tanto, durante il viaggio.

Usi in cosmetica: quanche goccia nel bagnoschiuma o nel docciaschiuma per una pulizia del corpo tonificante e rinfrescante.

Controindicazioni

Non applicare l’olio essenziale di menta allo stato puro sulla pelle, ma mescolarla sempre con un olio di base (olio di jojoba, olio di mandorle dolci).  Non è adatto ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Fare attenzione agli occhi, in quanto è altamente irritante per le mucose. Non superare le dosi, consigliate.menta piperita

Olio Essenziale di Bergamotto

  1. Antidepressivo
  2. Calmante e antispasmodico
  3. Antisettico
    Citrus_bergamia_BergamottoNome botanico: Citrus bergamia
    Famiglia botanica: Rutaceae

Il Bergamotto è un agrume che deriva, probabilmente, da un incrocio fra arancio amaro e limetta acida, anche se molti lo ritengono una specie vera e propria, denominata Citrus bergamia risso (di origine cinese).
Il 90% della produzione totale di bergamotto arriva dalla Calabria, la cui presenza risale tra il XIV ed il XVI secolo.
L’olio essenziale di bergamotto, in virtù della sua straordinaria fragranza, è impiegato nella produzione industriale di profumi, dolci e liquori. E’ un’essenza che, grazie alla sua freschezza, rappresenta l’elemento di base per la produzione di numerose acque di colonia e cosmetici.

L’olio essenziale di bergamotto è un notevole ansiolitico naturale, ma anche molto fotosensibilizzante e, quindi, occorre usarlo con cautela.

Parte utilizzata della pianta: buccia del frutto.
Processo di estrazione:
spremitura a freddo della buccia del frutto quasi maturo.
Principali costituenti chimici:
esteri (acetato di linalile 25%), furocumarine, monoterpenoli (linalolo 5%), monoterpeni (45% limonene, gamma-terpinene, beta-pinene), aldeidi (citrali 1%).
Produttori:
Europa mediterranea.
Nota:
testa.
Colore:
giallo chiaro.
Odore:
leggermente acido, ricorda il limone.
Si miscela bene con:
basilico, camomilla, cipresso, eucalipto, geranio, gelsomino, lavanda, limone, ginepro, lime, maggiorana, neroli, arancio, palmarosa, patchouli, petitgrain, rosmarino, sandalo, ylang ylang.
Costo:
economico.

Proprietà dell’olio essenziale di Bergamotto

1) Antidepressivo

In aromaterapia, trova impiego nel combattere lo stress e per ridurre gli stati di agitazione, confusione, depressione e paura, riportando ottimismo e serenità. Se inalato, induce uno stato d’animo gioioso e dinamico, eliminando i blocchi psicologici.

Rende capaci di dare e ricevere amore, di irradiare felicità intorno a sé e curare gli altri.

2) Calmante e antispasmodico

E’ un potente antispasmodico, utile in caso di colite. Agisce sul sistema nervoso contrastando gli stati d’ansia. E’ un efficace rimedio in caso di insonnia, perché rilassa, conciliando il sonno.

3) Antisettico

Se applicato sulla pelle, previa diluizione, svolge una potente azione antibatterica e disinfettante, in caso di ascessi e acne. In lavande vaginali, è indicato contro cistite, leucorrea e altre infezioni e irritazioni del tratto urogenitale. In sciacqui e gargarismi, è consigliato contro l’alitosi.

Utilizzi dell’olio essenziale di Bergamotto

Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele o di olio d’oliva, 3 volte al giorno per una settimana.
Uso esterno: applicare localmente, diluito al 20%, evitando l’esposizione al sole dopo il trattamento;
Diffusione ambientale: 1 goccia per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di oli essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, come antidepressivo e ansiolitico, per migliorare l’umore; ha la capacità di alleviare la paura, alimentare la fiducia in sé stessi, rallegra lo spirito; negli stati di convalescenza e di prostrazione fisica o psicologica, rinvigorisce e stimola, calma i nervi, le tensioni da stress e gli stati d’ansia; è indicato negli ambienti fumosi, per rinfrescare e profumare l’aria.
Utilizzi in cosmetica: deodorante e antinfiammatorio, indicato per la cura della pelle, nei bagni e nelle saune; qualche goccia, aggiunta in una crema o ad un olio vegetale, aiuta a combattere efficacemente prurito, pelle grassa, foruncoli, infezioni esterne.
Altri usi:  per aromatizzare bibite e dolci.

Controindicazioni

L’olio essenziale di bergamotto è fototossico, per cui se applicato sulla pelle, è necessario evitare l’esposizione al sole perché due componenti, furocumarine e bergaptene, causano sensibilizzazione e pigmentazione cutanea, in seguito ad esposizione a luce solare diretta. E’ pertanto necessario non esporsi al sole, se abbiamo applicato l’olio di bergamotto sulla pelle (in commercio, è possibile trovare olio essenziale di bergamotto a cui sono state tolte le furocumarine).

A parte ciò, l’olio essenziale di bergamotto è atossico e non irritante. Tuttavia, è preferibile evitare l’uso di quest’olio essenziale in persone con la pelle chiara.bergamotto-citrus bergamia