Nome botanico: Lavandula angustifolia, L. officinalis, L. vera
Famiglia botanica: Labiatae
Arbusto sempreverde e perenne di piccole dimensioni (60-100 cm.) con fusti eretti, legnosi alla base e rami laterali leggermente prostrati. Ha foglie lineari e lanceolate di colore verde-grigiastro. I fiori alquanto profumati, sono raggruppati in sottili spighe blu violette.
La lavanda è conosciuta fin dalle epoche più antiche. Pare, infatti, che il suo nome derivi dall’utilizzo che se ne faceva per detergere il corpo.
Originaria in Europa meridionale e occidentale, quella provenzale è la più famosa, fu pianta preziosa già per gli antichi Romani che mettevano mazzetti di fiori nell’acqua dei bagni termali. La lavanda veniva utilizzata già allora come base per raffinati profumi e per preparare decotti e infusi usati per la bellezza della pelle e dei capelli. In un passato più recente sappiamo che, in ogni casa di città o di campagna, non c’era armadio o cassettone che non avesse sacchettini di lavanda per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme. Questa delicata consuetudine sta tornando ora di moda e ci ricorda antiche tradizioni e sensazioni di pulizia e cura per la casa.
Il chimico francese, Renè Maurice Gattefossé, a cui è attribuita l’invenzione del termine “aromaterapia ” nel 1928, e che contribuì alla rinascita dell’interesse dell’uso degli oli essenziali a scopo terapeutico, notò su di sé che l’olio essenziale di lavanda, che lui stava utilizzando per miscele di profumi, aveva notevole capacità di far guarire le ferite da ustioni. Infatti, mentre stava lavorando a dei profumi, si bruciò accidentalmente un braccio e per reazione lo infilò nel liquido a lui più vicino.
Il caso volle che quel liquido fosse proprio olio essenziale di lavanda che lo fece guarire dall’ustione in brevissimo tempo.
Parte della pianta utilizzata: fiori.
Processo di estrazione: distillazione in corrente di vapore. L’estrazione con solvente produce un assoluto.
Nota: cuore.
Intensità dell’odore: da media a elevata.
Si miscela bene con la maggior parte degli oli essenziali, ma in particolare con gli agrumi e con quelli floreali, oltre che con l’erba mostatella, il geranio, il patchouli e il vetiver.
Principali costituenti chimici: oltre 100 costituenti, tra cui linalilacetato (fino al 40%), pinene, limonene, lonalolo e lavandulolo. La lavanda che cresce a altitudini maggiori (es.: lavanda alpina), ha un contenuto maggiore di esteri rispetto a quella che cresce ad altitudini inferiori.
Quando si acquista questo olio essenziale, è necessario fare molta attenzione sulla sua qualità perché si trovano molti cloni e, soprattutto, molte falsificazioni per tagli con olio essenziale di lavandino o con sostanze chimiche di sintesi.
Proprietà dell’olio essenziale di Lavanda
1) Rilassanti
Se inalato, esercita un’azione riequilibratrice del sistema nervoso centrale, essendo contemporaneamente tonico e sedativo; calma l’ansia, l’agitazione, il nervosismo; allevia il mal di testa e i disturbi causati dallo stress; messo sul cuscino o su un fazzoletto, inspirato profondamente, aiuta a prendere sonno in caso di insonnia.
2) Antisettiche e antibiotiche
Rimedio molto valido nel trattamento di tutte le malattie da raffreddamento: influenza, tosse, raffreddore, sinusite, catarro.
Se diluito nel detergente intimo, contrasta le affezioni del sistema genito-urinario, come la cistite.
3) Antispasmodiche
Calma dolori e spasmi addominali e può dare beneficio in caso di dolori mestruali (è però da evitare in caso di mestruazioni abbondanti).
4) Antinfiammatorie e analgesiche
Utilizzato in lozioni e oli per massaggi, allevia i dolori causati da strappi muscolari e reumatismi e aiuta nei ristagni linfatici causati dalla presenza di cellulite.
5) Cicatrizzanti
E’ impiegato sulla pelle come ottimo rimedio in caso di ustioni, ferite e piaghe. Apporta sollievo in presenza di punture d’insetti, eritemi solari, irritazioni causate da medusa.
6) Disturbi infantili
E’ un’ottima essenza per i bambini: coliche, irritabilità, raffreddori, agitazione notturna, possono essere alleviati da un massaggio sulla nuca o sul petto oppure con qualche goccia dell’essenza messa sul cuscino, nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni o nell’erogatore di aromi.
Utilizzo dell’olio essenziale di Lavanda
Diffusione ambientale: 1 goccia di olio essenziale di lavanda per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di essenze o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni per alleviare mal di testa, tensione nervosa, stress, insonnia.
Bagno tonificante: 10 gocce nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acqua, quindi immergersi per 10 minuti per usufruire dell’azione decongestionante per il sistema muscolare e per dolori reumatici e articolari.
Applicazione locale: 1 o 2 gocce di olio essenziale di lavanda diluite in un po’ di olio di mandorle dolci, per il massaggio dell’addome in caso di coliche, per alleviare le punture di insetti e piccole ustioni.
Maschera per pelli impure con acne: mescolate un po’ di argilla verde con acqua fino ad ottenere un composto denso, ma morbido. Aggiungete 2 gocce di olio essenziale di lavanda, qualche goccia di succo di limone e un cucchiaino di miele. Applicate sul viso per 15 minuti e rimuovere con acqua tiepida. Ripetere 2 volte alla settimana.
Utilizzi in cosmetica: ha un effetto rigenerante sulla cute; aggiunta in oli e creme per il corpo, è tonificante; aggiunta allo shampoo ha un effetto rinforzante e facilita la ricrescita dei capelli; è lenitiva e antiarrossamento, se aggiunta a latti e tonici.
Controindicazioni
E’ consigliabile usare l’olio essenziale di lavanda per via inalatoria o in frizione locale. L’olio essenziale di lavanda è considerato sicuro, per cui non ci sono particolari precauzioni alle quali attenersi.
E’ importante ricordare che l’utilizzo improprio degli oli essenziali può essere dannoso anche quando si utilizzano oli che, come la lavanda, sono considerati sicuri.